Provincia: Mpa nel “limbo”, fuori dalla maggioranza ma non ancora ufficialmente

Provincia: Mpa nel “limbo”, fuori dalla maggioranza ma non ancora ufficialmente

Provincia: Mpa nel “limbo”, fuori dalla maggioranza ma non ancora ufficialmente

mercoledì 12 Gennaio 2011 - 17:31

I consiglieri si sentono già all’opposizione mentre la Bruno porta avanti (giustamente) i suoi progetti. Intanto il sindaco di Gallodoro Lo Monaco (autonomista) propone un ordine del giorno approvato dal suo consiglio contro l’Amministrazione Ricevuto. Rimpasto: Di Bartolo blindato. Amadeo corteggiato da Fli, Udc ed Mpa

Politicamente l’Mpa è ormai fuori dalla giunta provinciale, ma l’assenza di atti formali che attestino il divorzio tra gli autonomisti e la maggioranza lascia i quattro consiglieri e i due assessori lombardiani nel “purgatorio”. Collocazione questa ironicamente richiamata dallo stesso capogruppo dell’Mpa in consiglio provinciale, Roberto Cerreti. Uno che solitamente non le manda a dire, figuriamoci adesso che si troverà dall’altra parte della barricata. Il “pretesto” per fare capire che la musica è cambiata arriva dalla discussione sulla dismissione della società partecipate. Un argomento delicato che ha visto schierarsi molti consiglieri, di entrambi gli schieramenti. I toni usati dal “capogruppo del limbo” (come lui stesso si è definito), evidenziano la rinnovata collocazione dell’Mpa: «Con grande rammarico siamo costretti oggi ad evidenziare le gravi e tante incongruenze nell’azione amministrativa dell’Ente, rapportata alle volontà di dismettere le diverse società partecipate dalla Provincia regionale di Messina, mantenendo solo i rapporti azionari con la Sogas e Innovabic. Fondamentale, per noi autonomisti, per continuare ad ipotizzare rapporti seri e concreti di collaborazione con l’attuale esecutivo, il rispetto dei presupposti programmatici elettorali del Presidente Ricevuto, con la ripartenza dell’Amministrazione, che ci auguriamo recuperi i propri obbiettivi, concedendoci l’opportunità di sperare ancora in un aeroporto da dislocare nel nostro territorio, che rilanci l’occupazione, i servizi turistici ed alberghieri, oltreché l’economia dell’intera provincia messinese».

Così Cerreti e gli altri consiglieri (Gulotta, Previti e Danzino) sono in posizione di stand-by, le lettere che sancirebbero l’avvio del procedimento di “taglio” non arrivano e intanto la Bruno, uno dei due assessori che dovrebbe lasciare la giunta, continua a portare avanti uno dei tanti progetti lanciati in questi due anni e mezzo di attività amministrativa. Domani infatti, alle 10, presso l’Istituto Comprensivo “Boer Verona Trento” di via XXIV maggio a Messina, si terrà l’incontro con gli alunni nel quadro del progetto “A reti spiegate”, finalizzato a spiegare ai giovani come muoversi su internet. Qualcuno vocifera che Nanni Ricevuto, dopo avere ottenuto il via libera dai vertici locali del PdL, starebbe adesso attendendo l’evoluzione dei rapporti tra Berlusconi e Lombardo prima di compiere il passo definitivo. Il paventato riavvicinamento tra i leader di partito cozza però con le dichiarazioni di ieri del governatore, che avrebbe confermato la volontà di restare nel terzo polo.

E così il clima si fa frizzante anche negli enti locali. Il consiglio comunale di Gallodoro ad esempio, su proposta del sindaco Domenico Lo Monaco (Mpa), ha provato una ordine del giorno di protesta contro l’Amministrazione provinciale per la mancata messa in sicurezza e manutenzione della Strada Provinciale 13. «Gli impegni presi dalle diverse autorità interessate nel corso delle ultime riunioni sono state del tutto disattesi», ha spiegato il sindaco ai consiglieri. Nel testo poi votato si sottolinea come i “pochi interventi realizzati non ha risolto in maniera definitiva i problemi sulla strada, che rimane sempre in una condizione di costante pericolo per quanti giornalmente transitano lungo la stessa”. Ma sono ormai tanti gli spunti di attrito sul territorio tra autonomisti e piddiellini.

Tornando al rimpasto, l’altro nodo riguarda le dimissioni di Pio Amadeo e Pietro Petrella. L’ex An, dopo la delusione iniziale che ha seguito la “sfiducia”, ha comunicato di avere rimesso nelle mani di Ricevuto il mandato proprio per rispetto nei confronti del presidente. Ovviamente al passaggio di consegne con Salvatore Schembri potrebbe seguire un allontanamento dal deputato regionale Santi Formica. Pronti ad accoglierlo ci sarebbero gli uomini di Fli, in primis il suo vecchio amico e sindaco di Saponara Nicola Venuto, transitato di recente con i Finiani. Ma l’ormai ex assessore sarebbe corteggiato anche da Udc ed Mpa. Pietro Petrella, che lascerà il posto in giunta al barcellonese Carmelo Torre, ha chiesto garanzie al partito (Udc) sul nuovo ruolo interno che gli verrà assegnato. Immediatamente dovrebbe occuparsi dei rapporti tra la base e i rappresentanti negli enti locali, ma il discorso con i rappresentanti di riferimento dello scudo crociato verrà fatto anche per soluzioni in prospettiva.

Capitolo finale riguardante l’assessore alla Politiche Scolastiche Pippo Di Bartolo, cognato del sindaco di Acquedolci Ciro Gallo, molto vicino al Ministro Angelino Alfano. I rumors che lo davano in uscita sono stati messi a tacere. La poltrona blindata. Il suo posto sarebbe, eventualmente, stato occupato da Carlo La Spina, avvocato di area Corona.

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