Il presidente del parlamento sarà Cascio (che fa la “conta-). Circolano i primi nomi degli assessori e non c'è nessun messinese. Lombardo frena: «Solo indiscrezioni, stiamo lavorando»

«Le indiscrezioni sui nomi degli assessori regionali apparse stamattina (ieri, ndr) su alcuni organi di stampa non corrispondono all’organigramma del nuovo governo, al quale stiamo lavorando». Con queste poche righe il presidente della Regione Raffaele Lombardo tenta di gettare acqua sul fuoco delle polemiche sollevate ieri dalla deputazione di An, che ha manifestato al coordinatore Giuseppe Scalia il malcontento per i primi nomi circolati sulla formazione della squadra di governo. Il tumulto è partito soprattutto da Messina, città totalmente ignorata secondo le prime indiscrezioni: non ci sono né Santi Formica, primo degli eletti in Sicilia e dato per scontato in un primo momento, né l’altro uscente Nino Beninati, che addirittura avrebbe lasciato intendere di non voler aderire, per il momento, ad alcun gruppo, né tantomeno Giovanni Ardizzone, sul cui posto in giunta l’Udc messinese aveva puntato diverse fiches. Da qui la frettolosa marcia indietro di Lombardo giunta in serata, con la proposizione di rimescolare le carte dopo la prima seduta dell’Ars.

Oggi, infatti, si insedia la XV Legislatura del parlamento regionale. Il deputato Nino Bosco, eletto nella lista del Pdl nel collegio di Agrigento, svolgerà la funzione di deputato segretario assieme a Livio Marocco, eletto nella lista del Pdl nel collegio di Trapani. A presiedere l’assemblea sarà invece il deputato più anziano per età, Massimo Ferrara, eletto nel collegio di Trapani nelle liste del Pd. Oggi si procederà all’elezione del presidente, che salvo sorprese dell’ultima ora sarà l’ex capogruppo di Forza Italia Francesco Cascio, che a scanso di equivoci avrebbe avviato una classica “conta-.

Tornando alla giunta, questi i nomi venuti fuori in un primo momento: per Forza Italia Giovanni La Via, Giovanbattista Bufardeci, Michele Cimino e Giulia Adamo. Per An Salvino Caputo e Carmelo Incardina, per l’Udc Antonello Antinoro, Nino Dina e Pippo Gianni. Infine l’Mpa, con l’ex capogruppo Roberto Di Mauro e due “tecnici-: il magistrato Massimo Russo e Elita Schillaci.