Rifiuti e urbanistica: commissioni “snobbate” a Palazzo Zanca

Rifiuti e urbanistica: commissioni “snobbate” a Palazzo Zanca

Rifiuti e urbanistica: commissioni “snobbate” a Palazzo Zanca

martedì 16 Giugno 2009 - 13:29

Alla seduta della Bilancio dedicata ad Ato3 e Messinambiente non si presentano né Ruggeri né l’assessore Amata. Il revisore Aricò: «I bilanci del Comune e dell’Ato vanno allineati». Sugli errori materiali del Prg passati in giudicato cade il numero legale della XII commissione

Il calendario delle commissioni consiliari di Palazzo Zanca prevedeva per questa mattina due appuntamenti importanti. Il primo riguardava la commissione Bilancio, che oggi si occupava di rifiuti e dunque delle situazioni finanziarie di Ato3 e Messinambiente. Il secondo, invece, aveva come oggetto il Prg, le linee guida del nuovo piano che l’assessore Pippo Corvaja in settimana sottoporrà al sindaco, e la delibera con tutti gli errori materiali passati in giudicato da rivedere e correggere. Sia nel primo che soprattutto nel secondo caso le assenze hanno fatto quasi più rumore delle presenze.

Partiamo dalla Bilancio, presieduta come sempre da Giuseppe Melazzo. Tra gli ospiti previsti, oltre al ragioniere generale Coglitore e ai revisori dei conti, si è presentata solo Messinambiente, non col suo presidente Antonino Dalmazio ma col direttore generale Armando Di Maria e il direttore tecnico Nino Miloro. Nessuno si è fatto vedere dell’Ato3, con il presidente Antonio Ruggeri che ha fatto sapere che, per motivi istituzionali, non sarà disponibile fino al 25 giugno. Nessuna traccia nemmeno dell’assessore all’Ambiente Elvira Amata, la quale non ha dato notizie di sé.

Inevitabilmente la seduta si è rivelata “monca”, anche se non sono mancati gli spunti d’interesse. Tra questi una piccola querelle sui crediti che l’Ato3 sostiene di vantare dal Comune, circa 16 milioni, e che agli uffici di Palazzo Zanca risulterebbero solo in parte, addirittura meno della metà. Situazione incerta anche per via del fatto che ad oggi l’ultimo documento contabile dell’Ato3 è il bilancio consuntivo del 2007. Cosa sia successo, dal punto finanziario, nel 2008 non è ancora noto. Poi c’è la questione piano industriale: quello presentato dall’Ato, di concerto con Messinambiente, è di 47 milioni di euro, mentre nel previsionale è prevista una spesa inferiore di dieci milioni. «I due bilanci vanno allineati», ha sottolineato in commissione il presidente dei revisori, Roberto Aricò.

Inoltre, nonostante i rapporti tra Ato3 e Messinambiente siano notevolmente migliorati negli ultimi mesi, continuerebbe a esserci una discrasia tra quanto la società d’ambito versa mensilmente in dodicesimi e quanto sarebbe in realtà previsto dal piano industriale. Infine è stata sollevato anche l’aspetto legato ai tributi: in bilancio sono previsti introiti dalla Tarsu per 20 milioni, ma qualcuno fa notare che in una città dalla densità abitativa di Messina dovrebbero essere molti di più. Questi e altri aspetti verranno approfonditi, probabilmente, in una ripetizione della seduta di oggi, convocata per il pomeriggio del 30 giugno, alla quale sono stati invitati nuovamente gli ospiti attesi stamani, con l’aggiunta del sindaco Buzzanca.

Passando alla commissione Urbanistica, presieduta da Mimmo Guerrera, siamo costretti a parlare di un nuovo nulla di fatto. L’assessore Corvaja si era presentato puntuale, ma al momento di discutere della delicata delibera sugli errori del Prg passati in giudicato per sentenze amministrative è caduto il numero legale. Una fuga dalle responsabilità che un consigliere comunale si assume quando viene eletto che non può passare inosservata.

(foto Sturiale)

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