Poteri di commissario e risorse adeguate al sindaco e al prefetto. Ecco gli interventi previsti dal piano -politiche abitative-
«Una nuova legge per il risanamento che assegni al sindaco o al prefetto poteri di commissario e risorse adeguate». Se ne farà promotore Francantonio Genovese, qualora dovesse essere eletto alle amministrative che si terranno domenica e lunedì prossimi. Il leader del Pd lo ha affermato ieri presentando il -Progetto politiche abitative-. «La proposta sarà sottoposta all’intera deputazione messinese – dichiara Genovese – per un’assunzione comune di responsabilità finalizzata ad un’incisiva e unitaria iniziativa parlamentare».
Il principio di base per le politiche di risanamento, secondo Francantonio Genovese e Angela Bottari, assessore designato, è che «il problema casa non si esaurisce con il risanamento. Bisogna avere una visione nuova ed allargata di politiche abitative, che devono guardare al complesso della società messinese e devono avvalersi di un lavoro di concertazione territoriale per raggiungere un livello accettabile di -welfare abitativo-».
Ecco nel dettaglio gli interventi previsti, oltre la legge speciale: blocco del censimento e delle relative graduatorie; convenzioni, attraverso bando, con imprese private e cooperative per la costruzione di alloggi; revisione dei sette piani particolareggiati per rendere -nuove centralità- le periferie degradate. E ancora: pubblicazione di un nuovo bando per famiglie che non abitano nelle aree da risanare; bonus per l’acquisto della prima casa e per l’affitto della durata di due anni per famiglie monoreddito, con convezione con le banche per eventuali mutui; costruzione di alloggi da immettere sul mercato a canone concordato; progetto -proprietà condivisa- attraverso il cittadino compra una quota della casa e paga l’affitto a canone sociale finché non sia in grado di pagarla interamente; contributo una tantum per il pagamento delle rate di mutuo a famiglie in transitoria difficoltà economica.
