Si è conclusa nel primo pomeriggio l’odissea della sezione elettorale 53 della scuola elementare Giovanni XVIII di via Taormina, unica assente all’appello dei seggi scrutinati.
Secondo quanto riferito da alcuni componenti dell’Ufficio elettorale del Comune, la stanchezza e lo stress provocato dal tour de force delle ultime 48 ore, hanno infatti giocato un brutto scherzo al sistema nervoso del presidente di seggio e dei suoi collaboratori, che al momento del conteggio delle schede e della compilazione dei verbali hanno perso la bussola.
Per sbloccare la situazione, subito dopo il trasferimento negli uffici del Comune, data la necessità di sgomberare il plesso scolastico per la pulizia dei locali e la ripresa dell’attività scolastica fissata per domani, è stato necessario l’intervento dei responsabili dell’Ufficio elettorale.
Ma quello della sezione 53 non rimane un caso isolato. Nel seggio 146 della scuola media Cristo Re, infatti, lo spoglio delle schede è stato ultimato solo a tarda notte e anche in questa circostanza la mancanza di lucidità ha avuto la meglio al momento del conteggio finale. Ma la lentezza delle operazioni di spoglio è addebitabile anche alle difficoltà di interpretazione del voto regionale disgiunto che ha determinato non pochi problemi ai presidenti di seggio, incerti se invalidare o meno alcune schede.
Inoltre, per questa tornata elettorale, per ammissione degli stessi presidenti, i verbali finali da compilare erano molto più difficili e la trascrizione di numeri e nomi ha rallentato notevolemente le operazioni.
Diverse dunque le carenze organizzative e gestionali nelle operazioni di scrutinio evidenziate nei seggi elettorali dislocati sul territorio di città e provincia. Nel caso delle regionali, ad esempio, per riuscire a reperire il totale dei voti di lista e delle preferenze ottenute dai singoli candidati, è stato necessario in alcuni casi, “sbirciare- direttamente dai registri dei verbali, poichè quasi nessuno, un pò per l’ora tarda, un pò per voluta imprecisione, si è preoccupato di trascriverli sui manifesti elettorali affissi nei corridoi.
Insomma qualche problema c’è stato, e forse per evitare il ripresentarsi di nuovi “casi 53-, sarebbe necessario un pizzico in più di buon senso nella scelta del personale elettorale.
