Risorgimento Messinese sull'Istituzione Servizi sociali: “Un carrozzone da eliminare-

Risorgimento Messinese sull’Istituzione Servizi sociali: “Un carrozzone da eliminare-

Redazione

Risorgimento Messinese sull’Istituzione Servizi sociali: “Un carrozzone da eliminare-

sabato 08 Novembre 2008 - 11:37

Dopo la fiducia nell'amministrazione il gruppo ha qualche dubbio sugli ultimi passi fatti. Chiesta chiarezza in un settore che oltre la politica, vede coinvolti lavoratori e persone sofferenti. Apprezzamento sul lavoro dell'assessore Aliberti

Una questione che è politica, ma riguarda anche tante famiglie e che quindi deve portare ad un percorso amministrativo rapido ma meditato che risolva una volte per tutte la questione “servizi sociali-.

In tal senso chiede una presa di posizione netta Risorgimento Messinese, che dopo aver appreso con soddisfazione l’impegno del sindaco e della giunta di voler salvaguardare innanzitutto gli assistiti e subito dopo i lavoratori delle società cooperative da anni impegnate nei servizi sociali, rivela di nutrire qualche dubbio sulla decisione assunta dall’amministrazione Buzzanca di ritirare le delibere (al di la della giustificazione tecnica sostenuta anche da qualche sigla sindacale). “Che si voglia rimettere in piedi l’inutile carrozzone?-, si chiedono.

“Nella strana confusione di ruoli che si è venuta a creare, con una opposizione spesso disponibile al confronto ed una maggioranza ‘poco muscolare’, impegnata soprattutto dalle beghe interne, ci era sembrato di capire che questa nuova amministrazione, pur tra mille difficoltà, avesse imboccato la strada giusta – scrivono. Le stesse dichiarazioni del sindaco erano state anche per noi espressione di buon senso. Tutto il fermento che però si è creato in questi giorni con la revoca delle delibere riguardanti Istituzione Servizi Sociali e CISSA, unitamente alle dichiarazioni che sono seguite all’accorato appello lanciato in consiglio comunale dall’assessore Pinella Aliberti, ci coglie veramente di sorpresa-.

I consiglieri di Rm ravvisano la necessità di fare chiarezza ed invitano Buzzanca a riprendere la strada, interrotta bruscamente, per eliminare insieme all’istituzione un fardello che pesa alle casse comunali una cifra enorme. “Che siano 4.100.000 o 6.000.000 di euro poco importa, Messina non se lo può più permettere – spiegano. Risorgimento Messinese auspica un futuro di stabilità e di certezze per i lavoratori dei servizi sociali che troppe volte sono stati ‘usati dal padrone delle ferriere di turno’ e contemporaneamente dichiara la propria disponibilità a difendere in ogni modo un servizio essenziale per gli assistiti e per tutte le loro famiglie. Riteniamo che i lavoratori ‘liberi’ dal ricatto occupazionale ed economico possano dare un contributo migliore in un settore nevralgico della nostra società nella direzione della soddisfazione dei bisogni dei meno fortunati-.

E’ vero infatti, che spesso ci si dimentica che i fruitori del servizio non sono i politici o i lavoratori ma persone sofferenti. Bisogna quindi recuperare una dimensione umana del servizio, facendo prima i “conti- con il passato per ripartire in maniera pulita e cristallina, se c’è davvero la volontà.

I liquidatori dell’istituzione Coglitore e Mauro, da questo punto di vista, hanno suggerito la nomina di una commissione d’inchiesta interna. Mentre Risorgimento Messinese si spinge oltre, affinché i responsabili siano accertati: “Se nella relazione del dott. Saja emergono responsabilità di ‘singoli soggetti facilmente individuabili da parte dell’organo istituzionale competente (autorità giudiziaria ordinaria e/o contabile) che autonomamente si sono assunti la responsabilità di consentire a terzi la fornitura di beni e/o la prestazione di servizi’, è bene che non si perda altro tempo: L’istituzione va cassata e vanno perseguiti eventuali abusi – affermano. Una preoccupazione però la coltiviamo. Non vorremmo che alla fine si sia ‘raschiato’ il barile solo ed esclusivamente per indebolire un assessorato, i servizi sociali, che strategicamente e cristallinamente sta portando avanti un lavoro difficile ma essenziale per un tessuto economico debole come il nostro. Ci piacerebbe capire se l’assestamento di bilancio sull’esercizio 2008 è servito a ridare fiato ad assessorati dalla “spesa facile- per colpirne altri. Le lacrime di cui parlava l’assessore alle Finanze Miloro non possono essere soltanto quelle dei Servizi sociali, ed il sospetto che ciò sia possibile deriva dal fatto che nessun altro assessore sembra lamentarsi del ‘rastrellamento’ operato sui circa 50 capitoli di bilancio-.

Risorgimento Messinese dunque considera un errore politico penalizzare i servizi sociali ed inoltre, atteso che i soldi vanno tolti a chi li sperpera in cose inutili, esprime la massima solidarietà a Pinella Aliberti, definendola “uno dei pochi assessori che ha avuto il coraggio di dire come stanno le cose nella sede appropriata, il Consiglio comunale-.

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