Scilipoti lancia sul territorio il suo Movimento di Responsabilità Nazionale

Scilipoti lancia sul territorio il suo Movimento di Responsabilità Nazionale

Scilipoti lancia sul territorio il suo Movimento di Responsabilità Nazionale

lunedì 17 Gennaio 2011 - 09:06

L’ex Italia dei Valori, balzato alle cronache nazionali per aver votato contro la sfiducia al governo Berlusconi, incontrerà i suoi elettori a Brolo il 23 gennaio

Dopo aver “salvato” il governo Berlusconi lo scorso 14 dicembre, in occasione della difficile prova politica della sfiducia alla Camera dei Deputati, l’ex Italia dei Valori Domenico Scilipoti presenta sul territorio il “Movimento Responsabilità Nazionale”, del quale fanno parte anche gli altri due “pentiti” Massimo Calearo (ex Pd, area Veltroni e Bruno Cesario (ex Pd ed Api di Rutelli). La manifestazione si terrà il 23 gennaio presso la sala conferenze dell’Hotel Costa Azzura, in Via Marina 66 a Brolo alle ore 17.00. A presentare ufficialmente il nuovo Movimento, oltre a Scilipoti, ci sarà il neo coordinatore Gaetano Fazio.

Scilipoti è nato a Barcellona Pozzo di Gotto ma è residente a Terme Vigliatore. Ginecologo e agopuntore di professione, è stato consigliere comunale a più riprese per il PSDI e vicesindaco nello stesso comune. Qualche anno fa è stato anche indagato per presunti collegamenti con la N’drangheta calabrese. Nel 2000 passa all’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, del quale diventa segretario provinciale di Messina dal 2002 al 2006 e vicesegretario regionale dal 2004 al 2006. Si candida al Senato nel 2001 e nel 2006, ma “conquista” Roma solo nel 2008, quando viene eletto alla Camera dei deputati nella Circoscrizione Sicilia 2. Come è noto però, balza agli “onori della cronaca politica” nazionale lo scorso mese di dicembre, esprimendosi contrario alla sfiducia presentata nei confronti del governo Berlusconi dal terzo polo (Udc-Fli-Mpa-Api) insieme ad altri rappresentanti precedentemente all’opposizione.

Antonio Di Pietro, deluso per averlo candidato nel 2008, chiese l’intervento della magistratura per verificare una possibile compravendita del voto azionata dai vertici del PdL. Poi rilanciata da diversi giornali e organi di informazione. (ER)

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