Proponente Burrascano (Pdl): si chiede l'annullamento delle determine di Sinatra e la revoca dell'approvazione dello statuto. I precedenti del 2005 e del 2006

Ci risiamo. Il consiglio comunale sarà nuovamente chiamato a pronunciarsi sul futuro dell’Istituzione per i Servizi sociali, come tra l’altro auspicato dal sindaco Giuseppe Buzzanca, che pur esprimendo la propria opinione sull’opportunità di sciogliere l’ente, ha rimandato ai consiglieri l’onere della decisione. L’opportunità verrà data da una proposta di delibera, avanzata nel dicembre scorso dal consigliere del Pdl e vicepresidente del consiglio Angelo Burrascano, in cui si torna a parlare della revoca di quella famosa deliberazione 65/c del 28 novembre 2002 con la quale il consiglio comunale approvava lo statuto dell’Istituzione. La delibera propone anche di trasferire «le competenze al Comune di Messina», dando indirizzo alla giunta «di apportare le necessarie variazioni al regolamento degli uffici e dei servizi attualmente vigente per l’attribuzione ad uno o più dipartimenti delle competenze amministrative dell’Istituzione».

I primi due punti del deliberato, però, riguardano gli atti del commissario Gaspare Sinatra, le delibere 21/c e 28/c, già “stoppate- dal giudice del lavoro lo scorso 25 giugno per condotta antisindacale, e con le quali si procedeva alla cessazione delle attività dell’Istituzione e al trasferimento delle sue funzioni al costituendo CISSA. Nella proposta di delibera si chiede di annullare questi provvedimenti.

Non è la prima volta che il consiglio si trova a che fare con l’Istituzione. Nel febbraio 2006, quando sindaco era Francantonio Genovese, fu Carmelo Santalco, allora capogruppo Udc, a presentare una proposta di delibera analoga, cofirmata dai colleghi Pergolizzi, Amadeo e Consolo di An, Nicolosi di Forza Italia, Puglisi, Rizzo e Mondello dell’Udc e Urso del Prc. Allora come oggi si chiedeva di revocare la delibera 65/c del 2002, ma la proposta non ebbe fortuna né in commissione né in consiglio, dove venne bocciata a causa di diciassette voti del centrosinistra. Stessa cosa accadde, a parti invertite, nel 2005, quando la proposta di delibera sostanzialmente identica fu -partorita- dall’allora Ds Ciccio Curcio. Avrà più fortuna questa volta?