Lo scontro siciliano all’interno del Pdl fa saltare i nervi al premier. Oggi vertice romano

Lo scontro siciliano all’interno del Pdl fa saltare i nervi al premier. Oggi vertice romano

Lo scontro siciliano all’interno del Pdl fa saltare i nervi al premier. Oggi vertice romano

mercoledì 10 Giugno 2009 - 14:44

In programma anche l’incontro con il presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Briguglio: «Guerra con l’Mpa non giova a nessuno». Berlusconi irritato per essere stato “sorpassato” in alcune province siciliane, complice la battaglia tra i vertici e i “ribelli”. Intanto il sindaco di Palermo annuncia l’azzeramento della Giunta

All’interno del Pdl l’aria rimane tesa. Dopo l’ufficialità dei voti di preferenza è scattata la “caccia ai traditori”, soprattutto in Sicilia, dove in alcune province vi sono stati candidati che hanno ottenuto un numero pari o addirittura maggiore del premier Silvio Berlusconi, decisamente irritato per quanto accaduto. E’ il caso di Agrigento, dove Berlusconi è finito terzo conquistando meno della metà dei voti di ciascuno dei duellanti locali, Michele Cimino (uomo di Micciché) e Salvatore Iacolino (uomo di Alfano). Il presidente del Consiglio è arrivato secondo a Enna, dietro Giovanni La Via (uomo di Castiglione) e praticamente a pari marito con lo stesso La Via a Catania. Una situazione molto delicata, che potrebbe spingere Berlusconi a -tagliare- qualche testa, con decisioni anche a sorpresa. E’ evidente infatti che nell’Isola, lo scontro interno tre i vertici e i “ribelli, abbia alla fine indebolito il partito, situazione che pare abbia molto disturbato il suo leader.

Per oggi pomeriggio è intanto fissato un incontro a Roma tra i coordinatori nazionali e regionali del Pdl. Sarà resa dei conti?

Prima del confronto interno al Popolo della Libertà, sempre oggi dovrebbe tenersi anche il confronto, atteso da giorni, tra Berlusconi e il presidente della Regione Raffaele Lombardo, durante il quale si discuterà dell’altrettanto delicata questione legata all’esecutivo regionale e non solo. L’autonomista affronterà sicuramente la situazione legata ai fondi Fas e chiederà maggiore attenzione per la Sicilia e il sud in generale. Ma ovviamente sarà l’occasione anche per ricompattare il patto politico, dopo i risultati delle urne.

Una presa di posizione a riguardo, l’ha intanto espressa il deputato nazionale Carmelo Briguglio: “Sono convinto che Lombardo vada recuperato in una visione comune di centrodestra, dopo il fallimento di alleanze innaturali che non lo hanno premiato a livello nazionale”. Il parlamentare messinese ha affermato ciò in risposta ad un articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera a firma di Gian Antonio Stella, sui “voti smarriti tra i veleni di Sicilia”. “Ribadisco –continua il vicepresidente dei deputati berlusconiani-, la guerra fratricida tra Pdl e Mpa, insieme nella coalizione di governo nazionale, non ha giovato e non giova a nessuno”.

Ma c’è chi invece sembra volere ancora procedere su questo percorso. E’ il caso del sindaco di Palermo Diego Cammarata, che stamattina ha annunciato che intende procedere all’azzeramento della sua Giunta. “Abbiamo bisogno di nuove forze per governare la città – ha spiegato – ne ho già parlato con i segretari di partito della coalizione di centrodestra”. Gli amministratori del Pdl nelle altre province siciliane intanto attendono un segnale dalla base. Così anche Giuseppe Buzzanca e Nanni Ricevuto.

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