Alcune nomine sono in bilico perché legate al risultato elettorale. Scambio di Palazzi per le donne Mpa: Retto alla Provincia, Aliberti al Comune. L'Udc deve sciogliere il nodo vicesindaco: Ardizzone o Santalco?
E’ tutto un gioco a incastro. Prima la proclamazione dei consiglieri comunali, poi le nomine degli assessori. Il tutto, visti i tempi al rallentatore del seggio centrale (solo oggi si toccherà quota ottanta sezioni), rischia di avvenire nel giro di ventiquattro, massimo quarantotto ore dalla conclusione dei lavori della commissione presieduta dal magistrato Licata. Martedì, infatti, la giunta dovrà essere pronta, dunque si prospetta un week-end ricco di tavoli e di incontri tra i partiti della maggioranza.
Molti nomi sono appesi al filo del risultato elettorale. Chi rimarrà fuori? Chi avrà un bacino di voti tale da poter rivendicare un posto in squadra? Tutti tasselli che devono essere messi a posto per definire il quadro. Sono poche le certezze. Una di queste riguarda il primo degli eletti del Pdl, Pio Amadeo, che dovrebbe tornare a Palazzo dei Leoni per un posto nella giunta Ricevuto. Un’altra ha come protagonista il -pupillo- del neo sindaco Buzzanca, Orazio Miloro, per il quale in ballo ci sono due opzioni, secondo alcune indiscrezioni: l’assessorato al Bilancio, ruolo di estrema delicatezza per il quale Buzzanca vorrebbe un uomo di fiducia (l’alternativa sarebbe un -tecnico-), o la direzione generale del Comune. Altri nomi che circolano: Giovanna Crifò, già vicepresidente del Consiglio comunale durante i due anni di amministrazione Genovese, e Pippo Capurro, che mira alla sua specialità, il risanamento, anche se per quel ruolo in corsa ci sarebbe anche Pietro Currò, leader del Pri, tra i designati in campagna elettorale. L’alternativa della presidenza dello Iacp sembrerebbe poco praticabile perché pare sia stata -promessa- ad Antonio D’Aquino, assessore designato di Ricevuto. Potrebbe invece non rientrare più in giunta Igor Germanà.
Ancora da stabilire le deleghe di Franco Mondello (Udc) e Pippo Rao (Pdl), mentre tra i designati dovrebbe essere fuori dalla giunta Buzzanca Anna Retto, il cui risultato elettorale (poco oltre gli ottanta voti) non ha entusiasmato. Si profila così uno scambio di Palazzi per le donne Mpa: Pinella Aliberti dovrebbe andare al Comune e la Retto passare alla corte di Ricevuto. L’Mpa è protagonista di un -incrocio- di incarichi stabilito già in campagna elttorale con l’Udc: vicepresidenza della Provincia e presidenza del consiglio comunale all’Mpa, vicesindacatura e presidenza del consiglio provinciale all’Udc. Secondo questo -schema-, il posto fino a un anno fa ricoperto da Fabio D’Amore dovrebbe andare a Pippo Previti, primo degli eletti del partito di Lombardo e assessore designato. Il suo posto in giunta potrebbe essere preso da uno degli -esclusi- illustri dell’Mpa (pensiamo ad esempio ai vari Ballistreri, Gazzara, Livio).
Ma qui il nodo lo deve sciogliere soprattutto l’Udc, al quale toccherebbe la vicesindacatura. Qui non ci sono certezze, anche se teoricamente la nomina dovrebbe riguardare un uomo della corrente Naro, e qui l’ipotesi più accreditata sarebbe l’attuale segretario cittadino Carmelo Santalco. Ma nessuno si sbilancia, a negli ultimi giorni si fa insistente la voce che vorrebbe Giovanni Ardizzone, deputato regionale, numero due di Buzzanca. Il che metterebbe a rischio, sempre teoricamente, l’ipotetico assessorato di Mario Rizzo. Se l’Udc dovesse decidere alla fine di rinunciare alla vicesindacatura, tornerebbe in pista un nome circolato a Palazzo Zanca, quello del deputato Pdl Francesco Stagno D’Alcontres. Sempre per quel che riguarda l’Udc, a Tullio Lanese, reduce da un buon risultato in città alle scorse regionali, potrebbe andare lo Sport, mentre nessun nome circola per quanto concerne i -tecnici- che Buzzanca vorrebbe con sè.
