Servizi sociali, due settimane per definire il futuro del Don Orione

Servizi sociali, due settimane per definire il futuro del Don Orione

Servizi sociali, due settimane per definire il futuro del Don Orione

venerdì 12 Febbraio 2010 - 09:36

La convenzione con il Comune scade il 28 febbraio: l’amministrazione Buzzanca vorrebbe dividere equamente con l’Asp gli oneri di gestione, attualmente coperti per la maggior parte da Palazzo Zanca. Il presidente della commissione Servizi sociali Sparso: «Indispensabile garantire il proseguo dell’alto grado di assistenza oggi erogata nei confronti dei disabili»

Il tempo stringe. Rimangono due settimane, giorno più giorno meno, per definire con certezza il futuro del Don Orione, il centro socio-riabilitativo residenziale che ospita 32 disabili gravi, più altri 17 tra centro diurno e ricovero temporaneo. Don Orione che è finito al centro di una disputa istituzionale tra il Comune e l’Asp e che ha a che fare, manco a dirlo, con i costi della struttura e con chi, quei costi, deve coprirli. Ad oggi funziona così: Palazzo Zanca paga 1,5 milioni l’anno mentre l’Asp, Azienda sanitaria provinciale (ex Asl), paga 400 mila euro. Una proporzione, frutto del protocollo d’intesa siglato nel 2001 con la scomparsa di Villa Lucciola e rinnovato nel 2007 dall’amministrazione Genovese, che secondo Palazzo Zanca oggi va rivista. Rimodulandola con un più equo 50 e 50. Questo perché, se è vero che Villa Lucciola era una comunità alloggio e dunque apparteneva alla sfera dei servizi sociali, è vero anche che Villa Quiete, la struttura precedente, era a totale carico dell’Asp.

Il punto è che c’è poco tempo per dirimere questa vicenda. Il 28 febbraio, infatti, scadrà la convenzione ed entro quella data andrà trovata una soluzione. Il sindaco Giuseppe Buzzanca ha assicurato che a giorni incontrerà il manager dell’Asp Salvatore Giuffrida per trovare un accordo. Parallelamente nella commissione consiliare Servizi sociali di Palazzo Zanca i consiglieri si dividono in due “partiti”: quello secondo cui il Don Orione rappresenta un centro d’eccellenza in una città misera, da questo punto di vista; e quello secondo cui, pur riconoscendo la qualità del servizio offerto dal Don Orione, quella convenzione andrebbe rivista e soprattutto ne andrebbero rivisti i costi.

Secondo il presidente della commissione, Roberto Sparso, «la cosa indispensabile è garantire il prosieguo dell’alto grado di assistenza ad oggi erogata nei confronti dei disabili, anche perché va considerato che all’interno del Centro operano da tanti anni figure professionali a vario titolo che rappresentano ormai per i disabili una vera e propria famiglia, dati i rapporti interpersonali instauratisi. Va perciò ricercata la soluzione più immediata ed idonea, per il reperimento delle somme necessarie alla continuazione di un così delicato ed importante servizio». Su questa falsariga si era mosso, il 14 gennaio scorso, anche il deputato regionale del Pd Giuseppe Picciolo, trovando appoggio anche negli altri parlamentari Giuseppe Laccoto, Franco Rinaldi, Baldo Gucciardi e Gaspare Vitrano. Picciolo evidenziava che «il progetto del Don Orione ha brillantemente, con splendidi ed evidenti risultati in favore dei soggetti portatori di gravi handicap, risposto alle esigenze territoriali ed alle linee guida volute dal legislatore in favore di tali categorie, particolarmente disagiate».

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