Servizi sociali. Sulla preparazione dei bandi intervengono Cgil e Cisl

Servizi sociali. Sulla preparazione dei bandi intervengono Cgil e Cisl

Servizi sociali. Sulla preparazione dei bandi intervengono Cgil e Cisl

martedì 10 Marzo 2009 - 13:41

Oceano (Cgil):«Impossibile preparare i bandi senza che venga prima approvato il bilancio». Genovese (Cisl): «Necessario mettere fine a questa telenovela, manca però un capitolo di spesa a cui attingere»

Continua la “battaglia” della Cgil sull’affidamento della gestione dei servizi sociali in seguito allo smantellamento di un ente che lo stesso sindacato aveva definito un “inutile carrozzone”. A parlare è ancora una volta il segretario Lillo Oceano che punta il dito contro la linea seguita dall’amministrazione Buzzanca, «troppo concentrata a stabilire “chi” dovrà occuparsi dell’amministrazione del settore ma poco interessata a garantire una qualità efficiente di assistenza sociale ai cittadini».

Il rappresentante sindacale considera assolutamente insensata le decisione di “confezionare” i bandi per stabilire l’affidamento dei servizi senza prima essere a conoscenza del bilancio di previsione del comune: ciò, sottolinea Oceano, significherebbe trovare una soluzioni solo per una porzione ridotta dell’anno. Unica alternativa possibile secondo la Cgil è, dunque, la proroga o l’interruzione del servizio, poiché il sindacato non ritiene accettabile nessuna contrazione dei servizi o dei livelli occupazione.

Una posizione in netta controtendenza rispetto a quanto dichiarato negli ultimo giorni dal sindaco a cui Oceano si rivolge direttamente: «La città non può davvero permettersi un taglio di 3 milioni di euro ai servizi sociali che si pensa poi di potere ripianare con i fondi della 328. Quei fondi, come dice la legge stessa, sono espressamente indirizzati ad aumentare l’assistenza, i servizi, la cura dei cittadini, non a mantenerla ai livelli attuali che, come troppe volte denunciato, qui a Messina sono ben al di sotto persino della media regionale» .

La legge chiamata in causa da Oceano è quella che permette l’implementazione dei servizi socio-sanitari stornando fondino nazionali alle regioni: il rischio paventato dal sindacalista, tuttavia, è che il primo cittadino “copra” i tagli annunciati al settore dei servizi sociali attraverso il sostegno economico della 328 : «La legge, che si pensa di “strumentalizzare” prevede espressamente che i comuni debbano mantenere i livelli di spesa già impegnati e che le risorse aggiuntive servono per realizzare avanzamenti di prestazioni sul territorio, e mai come in questo momento di crisi la nostra città ha bisogno che si utilizzino tutte le risorse disponibili per garantire ogni singolo posto di lavoro, ogni singola ora di assistenza ai cittadini».

Ad esprimere la propria posizione, attraverso le dichiarazioni del segretario Tonino Genovese, anche la Cisl: «Se l’amministrazione comunale procederà a nuove gare d’appalto con accorpamenti per settori di attività più o meno omogenei, sarebbe finalmente un fatto positivo perché si uscirebbe dal porto delle nebbie e si potrebbe apprezzare una scelta non più parlata. Tuttavia – aggiunge il rappresentante – la crisi di ottobre 2008 con minacce di licenziamenti e contrazione dell’offerta dei servizi per problemi finanziari, ci era stato promesso un progetto organico, strutturato per i lavoratori e per gli assistiti e finanziariamente certo che l’amministrazione comunale si era impegnata a predisporre. Tutto ciò, sino ad oggi, non è avvenuto. Anzi fino all’incontro di qualche giorno fa con gli assessori Aliberti e Caroniti, presente il dirigente responsabile Cama, si annaspava ancora nel buio e si chiedeva, genericamente, di conoscere il pensiero delle Organizzazioni sindacali».

Anche per la Cisl risulta necessario garantire servizi di maggiore quantità e qualità evitando gli sprechi e reperendo tutte le risorse finanziarie possibili e a tal proposito Genovese non manca di far riferimento alla preparazione dei bandi «Bisogna ammettere alle gare soggetti con capacità finanziaria autonoma e introdurre nei bandi clausole risolutive del rapporto nel caso di mancato pagamento delle retribuzioni in maniera puntuale senza attendere i rimborsi del Comune. In tale contesto riteniamo che debbano essere esplicitate le risorse finanziarie che si intendono utilizzare per l’erogazione dei servizi e non possiamo non osservare che in atto il bilancio preventivo non è stato ancora approvato. E quindi, a prescindere dalla scelta politica, non vi è, sul piano tecnico, un capitolo di spesa a cui attingere».

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