Si discuterà della nuova normativa di settore e della programmazione 2007-2013, mentre la nostra Provincia cerca ancora una soluzione dopo anni di flop e sprechi. Presente il direttore generale alla programmazione della Regione Leonardi
L’Aucis in partnership con l’Associazione Internazionale Impegno Civile ha organizzato un convegno di studi, denominato “Quali sviluppi per i servizi idrici integrati nella nuova normativa di settore e nella programmazione 2007-2013-, sviluppato in due giornate che avranno sede a Roccalumera (Aula Consiliare Comunale) e Messina (Aula consiliare Provincia Regionale), rispettivamente nei giorni 18 e 19 dicembre.
Un appuntamento importante soprattutto per una Provincia come la nostra ancora a caccia di una soluzione per la gestione del servizio idrico, dopo anni di tentativi mal riusciti e una strada chiamata Consorzio da percorrere, anche se ancora lontana.
Durante la prima giornata del convegno di studi (ore 15:30 Roccalumera), realizzato grazie ai contributi dell’Assessorato al Lavoro della Regione Sicilia, dell’Aucis, dell’Unione Europea e del Ministero del Lavoro, si terrà una tavola rotonda, alla quale prenderanno parte Gianni Miasi, sindaco di Roccalumera, Matteo Scoglio, sindaco di Mandanici, Antonio Garufi, presidente del Consiglio Comunale di Roccalumera, Carlo Mastroeni, project manager del “Progetto Servizi Idrici Integrati-, Gaetano La Torre, Direttore Ato Acque, Lorenzo Mirabito, tecnico esperto settore idrico, Luigi Lamberto, dottore di ricerca in ingegneria agro-forestale e dell’ambiente, Antonino Buttafarro, ingegnere dirigente Amam, Attilio Rosa, consigliere nazionale ordine dei biologi.
Nel corso della seconda giornata di lavori (ore 9.00 Messina) interverranno invece Nanni Ricevuto, presidente della Provincia Regionale di Messina, Salvino Fiore, presidente del Consiglio Provinciale di Messina, Carlo Mastroeni, project manager del “Progetto Servizi Idrici Integrati-, Lorenzo Morabito, tecnico esperto settore idrico, Felice Crosta, Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque, Gaetano La Torre, Direttore Ato Acque Siracusa, Domenico Battaglia, presidente Amam, Luigi La Rosa, direttore Amam.
Le conclusioni delle due giornate di lavoro saranno tratte dal direttore generale alla programmazione della Regione Sicilia, il prof. Robert Leonardi.
Il problema dell’acqua va assumendo nel territorio della Regione Siciliana una dimensione estremamente importante, particolarmente in questi ultimi anni e in alcune aree isolane. La recente normativa europea in materia di potabilità delle acque, genera nuove problematiche per la Regione e per gli Enti Locali siciliani.
Nella provincia di Messina si concentra il 12,5 % del fabbisogno idrico domestico-collettivo regionale a fronte di una quota di popolazione pari al 13,1 % di quella prevista a livello regionale. Il Piano Regionale Siciliano per il Risanamento delle Acque ha previsto per il 2001 per il Comune di Messina un fabbisogno idrico normale di 1.917 l/sec (calcolato per una popolazione residente di 276.144 abitanti), addizionato di una domanda per uso zootecnico di 3,15 l/sec (calcolato per circa 20.596 capi di bestiame) per un totale di 1920 l/sec. La rete idrica interna del Comune di Messina è molto complessa a causa della particolare conformazione della città, a sviluppo longitudinale. La sua gestione è realizzata attraverso un sistema automatico di telemetria che consente di tenere sotto controllo tutti i serbatoi esistenti in città.
E.Rig.
