Strappo nel centrodestra, la questione potrebbe rientrare tra oggi e domani

Strappo nel centrodestra, la questione potrebbe rientrare tra oggi e domani

Redazione

Strappo nel centrodestra, la questione potrebbe rientrare tra oggi e domani

lunedì 07 Luglio 2008 - 15:57

Ha sorpreso soprattutto lo scontro tra Pdl e Udc, che sembrerebbe figlio di quello precedente tra il Popolo della Libertà e gli Autonomisti di Lombardo

Un documento congiunto per invitare il Pdl a mantenere quello spirito di collaborazione e collegialità che ha portato alla vittoria. Questo il primo passo di Mpa ed Udc per lanciare un segnale a Buzzanca e Ricevuto e a tutto il loro partito. Alla base dello strappo ci sarebbero gli accordi presi prima della tornata elettorale sulla ripartizione degli assessorati, a quanto pare non rispettata dai rappresentanti del Popolo della Libertà. Inizialmente, lo scontro sembrava riguardare solo gli autonomisti, che si sarebbero visti ridotti di gran lunga il numero di uomini nella giunta comunale rispetto a quanto stabilito in precedenza (si parla di tre assessorati più la presidenza del consiglio).

La questione si sarebbe allargata anche al partito di Casini quando, valutando la decisione dell’Mpa di abbandonare la coalizione, il Pdl avrebbe deciso di fare suoi gli assessorati degli autonomisti alla Provincia (compresa la vicepresidenza) ed addirittura privare ulteriormente l’Udc di un componente in squadra (cioè da cinque sarebbero diventati quattro). Così sui 15 complessivi, 11 assessorati sarebbero andati al Pdl e 4 all’Udc. Scenario assolutamente inaccettabile per i rappresentanti -scudocrociati-, che tra l’altro con D’Alia, Ardizzone e Naro erano stati tra i maggiori sostenitori delle candidature di Ricevuto e Buzzanca, anche nella fase della -fuga in avanti- criticata dall’Mpa.

E’ stata dunque richiesta trasparenza, per una convinvenza che dovrà durare cinque anni e senza la quale non si potrà amministrare bene la città. E’ indubbio che questa reazione dell’Udc abbia in un certo senso favorito l’Mpa, che altrimenti sarebbe rimasto nuovamente solo contro il resto dello schieramento. Ma allo stesso tempo, il fatto che le realtà che non hanno accettato le scelte del Pdl siano due, potrà facilitare -la pace-, visto che la continuazione dello scontro non converrebbe a nessuno e porterebbe alla perdita della maggioranza nei consigli.

Ieri pomeriggio intanto si sono tenuti altri incontri. Prima si sono confrontati i consiglieri provinciali e comunali dell’Udc con il deputato regionale Giovanni Ardizzone, che ha ricevuto mandato dai vertici dei partiti, insieme a De Luca e Romano (per l’Mpa), di intraprendere le necessarie iniziative per garantire il celere avvio dell’attività politico-amministrativa di Palazzo Zanca e Palazzo dei Leoni. Successivamente, in serata, Udc ed Mpa si sono dati appuntamento per decidere le prossime mosse.

L’impressione è che comunque la cosa possa rientrare tra oggi e domani, perché come detto, una spaccatura non gioverebbe a nessuno dal punto di vista politico. Ma il chiarimento sembra necessario, anche per far in modo che in futuro possano essere evitate situazioni analoghe. Soprattuto con tra Pdl ed Mpa.

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