Stu Tirone, Marabello chiarisce: «Non esiste alcun comitato di architetti. Un confronto solo quando il programma sarà definitivo»

Stu Tirone, Marabello chiarisce: «Non esiste alcun comitato di architetti. Un confronto solo quando il programma sarà definitivo»

Stu Tirone, Marabello chiarisce: «Non esiste alcun comitato di architetti. Un confronto solo quando il programma sarà definitivo»

venerdì 20 Novembre 2009 - 09:08

Il primo firmatario del documento “anti-Stu” risponde picche all’invito di Scoglio ad incontro nel suo ufficio con gli ordini professionali: «L’assessore in Commissione ha lasciato intendere che molte parti del progetto sono in discussione. Ne riparliamo in pubblico quando saranno definite»

«Comprendere meglio le motivazioni del dissenso espresso dal Comitato Pro-Tirone e dal Comitato degli architetti sottoscrittori del documento predisposto dall’arch. Marabello». Questo lo scopo con cui l’assessore allo Sviluppo economico Gianfranco Scoglio ha invitato, per mercoledì 25 alle 9.30 nei suoi uffici, i rappresentanti degli ordini professionali e quelli del coro del “no” sul faraonico progetto da oltre 100 milioni di euro che mira a trasformare l’antico borgo del Tirone e dintorni. Ma un primo invitato ha già rifiutato. Si tratta proprio dell’arch. Luciano Marabello, che rispondendo a Scoglio ha innanzitutto precisato che «il sottoscritto non ha costituito al momento nessun Comitato di Architetti, ma ha scritto un documento, condiviso poi da altri 22 architetti e cui successivamente hanno aderito altri professionisti. Il documento reso pubblico è stato scritto in forma chiara e articolata e ha espresso in forma di domande alla città alcune perplessità sull’approccio complessivo del Programma della Società di Trasformazione Urbana il Tirone conosciuto attraverso la presentazione pubblica e gli aggiornamenti ufficiali del settembre 2009».

Quindi le ragioni del rifiuto: «Nella riunione presso la Commissione Consiliare Urbanistica del 17 novembre si è appreso dalle sue parole che significativi tasselli del progetto sono in discussione e sostituiti da nuove localizzazioni: individuazione delle residenze pubbliche sul sedime del centro commerciale, eliminazione del centro commerciale (?), eliminazione del Polo scolastico, dubbi sull’edificio per uffici di viale Cadorna. Si è appreso che il Programma stesso della Stu il Tirone appare in divenire e che le documentazioni fin qui conosciute sono in corso di variante. Per tutti questi Motivi non mi sembra né utile né congruo un incontro limitato ai pochi soggetti da lei invitati presso i suoi uffici con i progettisti della società Stu. Alla luce delle sue parole pronunciate in Commissione Consiliare e relative alle modifiche già apportate o in corso di definizione, rispetto a quanto contenuto nell’Accordo di Programma ratificato La invito ad attivarsi perche La Società di Trasformazione Urbana ripresenti pubblicamente e in maniera certa il Programma definitivo presso un Forum Pubblico cui certamente io sarò presente con tutti i sottoscrittori del documento e insieme a tutti gli architetti e cittadini che vorranno partecipare».

Insomma, riparliamone quando le idee su cosa fare al Tirone non solo saranno chiare (quelle lo sono state fin dall’inizio) ma soprattutto definitive. L’impressione di essere ancora di fronte ad un puzzle i cui tasselli si spostano di volta in volta è forte. Il problema è quando i tasselli iniziano a mancare.

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