Sui contrattisti del Comune si spacca il sindacato: la Cgil prende le distanze da Cisl e Uil

Sui contrattisti del Comune si spacca il sindacato: la Cgil prende le distanze da Cisl e Uil

Sui contrattisti del Comune si spacca il sindacato: la Cgil prende le distanze da Cisl e Uil

lunedì 02 Maggio 2011 - 15:01

L’integrazione oraria concertata da Cisl e Uil non trova concorde la Cgil: «Vanno stabilizzati tutti i precari»

Da qualche giorno c’è un certo “brusio” tra i dipendenti di Palazzo Zanca, specie tra i ventennali precari che ormai, va detto, costituiscono il “motore” della macchina amministrativa comunale. All’origine del brusio di cui sopra cè un accordo raggiunto nei giorni scorsi tra Cisl Fp e Uil Fpl da una parte e l’assessore Melino Capone e i dirigenti dall’altra. Accordo che ha portato ad una nuova integrazione oraria per i contrattisti: 36 ore per i vigili urbani, 30 ore per i vigili urbani corsisti, 27 ore per i contrattisti legge 21/03 e legge 85/95. «Ancora una volta – si legge in un volantino distribuito da Cisl e Uil a firma di Saro Contestabile ed Emilio Di Stefano – l’impegno della Cisl e della Uil ha raggiunto importanti risultati, confidando in obiettivi futuri più definitivi». Cisl e Uil chiedono anche all’Amministrazione «di procedere alla stipula dei contratti in scadenza, allineandoli a 24 ore in quanto, di fatto, nessun aumento di spesa viene provocato dalla richiesta di ricontrattualizzazione. Per il personale Asu ancora non contrattualizzato si rimane in attesa dei finanziamenti regionali per l’assorbimento nell’ente». Di tutt’altro tenore la nota della Cgil, firmata dal segretario provinciale della Fp Cgil Clara Crocè. «Questo accordo e questa proposta – afferma senza mezzi termini la Crocè – non soddisfano i lavoratori precari e la Cgil in quanto lasciano nella precarietà e nella instabilità economica il personale contrattista». La Cgil, infatti, aveva chiesto di elevare a 36 ore l’orario settimanale di tutti i precari, «poiché questo personale è ormai indispensabile per il funzionamento di molti servizi del Comune e quindi la riduzione oraria prospettata, oltre a penalizzare con un salario insufficiente questi lavoratori, comporta un peggioramento nell’erogazione dei servizi».

Secondo la Cgil la strada è una sola: «Procedere alla stabilizzazione dei lavoratori precari che da oltre 20 anni lottano per rivendicare questo diritto ed il termine stabilizzazione ha un solo significato: assunzione nella dotazione organica del Comune di Messina». Il sindacato, in questo senso, ha già predisposto una piattaforma per la stabilizzazione di tutti i precari che verrà presentata nell’assemblea che si terrà il 4 maggio, dalle 9 alle 11, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. «Non riusciamo a comprendere – continua la Crocè – Cisl e Uil che di fatto considerano i contrattisti del Comune e della Provincia come diversi dai precari della Regione che invece sono stati inseriti in pianta organica a 36 ore. Peraltro si concordano integrazioni orarie a perdere e si aspettano i finanziamenti regionali per l’assorbimento dell’ente sapendo che per la normativa Brunetta i contratti sono rinnovabili solo per due anni, normativa che Cisl e Uil hanno avallato con la firma sull’accordo separato e che alla fine del giro permetterà alle Amministrazioni di licenziare i precari». Da qui la spaccatura nel sindacato federale. E il “brusio”, nei corridoi di Palazzo Zanca, aumenta.

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