Il deputato regionale di “Forza del Sud” Cateno De Luca lancia l’allarme: decurtato del 60 per cento il fondo per le autonomie locali. Il 24 novembre manifestazione dei sindaci a Palermo
«I Comuni siciliani rischiano tutti il dissesto finanziario. Anzi, è praticamente certo». E’ quasi catastrofico Cateno De Luca, capogruppo all’Ars di “Forza del Sud”, nel lanciare l’allarme sui tagli previsti dalla finanziaria regionale nei confronti degli enti locali. Lo fa in una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Palazzo dei Leoni, nella quale preannuncia una maxi manifestazione dei sindaci siciliani a Palermo per il 24 novembre prossimo. Un allarme al quale si associa anche il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, il cui interventi “anti Lombardo” può essere così sintetizzato: non potendo controllare gli enti locali come fa con quelli da lui commissariati, il presidente della Regione mette le mani in tasca ai cittadini attraverso i Comuni e le Province. De Luca entra nel dettaglio dando i numeri sui tagli. Il nodo è legato al fondo delle autonomie locali, che fino a quest’anno è stato di 913 milioni di euro per i Comune e di 46 milioni per le Province. Un fondo che, spiega De Luca, «viene azzerato dalla finanziaria 2011, che cancella il principio dell’entrata certa per gli enti locali, introducendo un meccanismo di compartecipazione a gettito dell’Ire (imposta sui redditi) in misura dell’8,2 per cento per i Comuni e dello 0,5 per cento per le Province». Il che, tradotto in soldoni, significa, in base a quanto riscosso nel 2009 con l’Ire, 410 milioni per i Comuni e 25 milioni per le Province. Cioè circa il 60 per cento in meno. Da qui la conclusione: «Tutti i comuni andranno in dissesto finanziario».
A tutto questo si aggiunge la modifica del regime dei permessi degli amministratori locali (consiglieri, assessori, sindaci e presidenti di Provincia). La finanziaria abolisce, di fatto, i permessi orari retribuiti e non retribuiiti, comportando secondo De Luca «paradossalmente un aggravio di spesa, in quanto i sindaci e gli assessori, non potendo più usufruire dell’attuale regime dei permessi si metteranno in aspettativa non retribuita, riscuotendo così l’indennità di carica per intero e mettendo a carico dei bilanci degli enti locali gli oneri riflessi inerenti al proprio rapporto di lavoro». De Luca attacca il governo Lombardo, che a suo dire «applica a mdoo suo ed in maniera impropria uno pseudo federalismo fiscale». E preannuncia battaglia sulla finanziaria 2011, che «così com’è è irricevibile, in quanto non si tiene conto dei debiti di tutti quegli enti, aziende e società che formalmente non sono riconducibili al bilancio della Regione, e che secondo i miei calcoli hanno provocato un buco di circa 8 miliardi di euro». Roba da bancarotta.
