Torrente San Filippo, interventi a metà: il consigliere Cucinotta scrive all’amministrazione

Torrente San Filippo, interventi a metà: il consigliere Cucinotta scrive all’amministrazione

Torrente San Filippo, interventi a metà: il consigliere Cucinotta scrive all’amministrazione

lunedì 14 Giugno 2010 - 08:34

Secondo il rappresentante comunale le attuali condizioni non garantiscono l’incolumità dei cittadini

Un lavoro lasciato a metà da terminare al più presto. Questa l’interrogazione che il consigliere del Pd Nicola Cucinotta ha recapitato all’amministrazione per avere informazioni ed “aggiornamenti” sui lavori di messa in sicurezza del Torrente San Filippo che, a seguito dei fatti del primo ottobre, risultano quanto mai necessari. La data di consegna degli intervenit, effettuati dall’impresa appaltatrice Galasso costruzioni Spa, era fissata per il 5 maggio 2009. Entro tale termine, l’impresa avrebbe dovuto effettuare l’attraversamento, la ricostruzione ed il consolidamento dei muri d’argine e di profilatura dell’alveo del torrente San Filippo, per un costo complessivo pari ad € 1.360.841,10, oneri di sicurezza € 42.700,10, finanziati dalla Regione Siciliana Assessorato Territorio ed Ambiente.

«Ad oggi – scrive però Cucinotta – , nonostante i lavori si presume siano stati consegnati, risultano incompleti e ancora carenti di necessari accorgimenti che garantiscano l’incolumità e la sicurezza degli abitanti della zona. Anche un profano in materia, dopo una breve visita dei luoghi, accerterebbe che le vie d’accesso all’alveo del torrente non sono state chiuse, che alcuni manufatti abusivi ricadenti nell’area dei lavori sono rimasti in piedi, che non è stata eseguita la bonifica a monte della via Fiumarello, ove l’alveo dell’omonimo torrente è rimasto ostruito da numerose frane».

Ma l’analisi effettuata da Cucinotta non si ferma qui: «Non sono stati collocati blocchi ai fianchi della vasca di decantazione realizzata a monte di Via Fiumarello, pertanto- spiega – nel caso in cui acqua mista a detriti dovesse venir giù dalla montagna si riverserebbe senza difficoltà nella sua sede originaria, cioè la ristrutturata via Fiumarello, a valle della quale, sono collocati parcheggi, per cui, anche una sola autovettura fungerebbe da ostacolo, ed obbligherebbe il torrente a proseguire il suo corso verso il paese. Il canale di scolo realizzato sotto la via anzidetta- continua Cuciniotta – sfocia nel torrente principale ad una quota più bassa di quella del torrente stesso ed alle prime piogge si crea una sorta di pericolosissimo tappo (fatto a cui si è assistito qualche mese fa). Il tappetino d’asfalto di nuova realizzazione non copre l’intera sede stradale di via Fiumarello ed a margine non sono stati realizzati appositi marciapiedi».

Non va meglio per i vecchi pali della rete elettrica, telefonica e della pubblica illuminazione che a seguito dell’ampliamento delle strade si trovano ancora collocati in mezzo alle due strade che costeggiano il torrente, anziché ai loro margini, senza alcuna segnalazione. In compenso, i ponti di nuova costruzione che consentono l’attraversamento del torrente non sono serviti dalla pubblica illuminazione.

La demolizione di una parte dei vecchi muri d’argine è stata effettuata lasciando i margini degli stessi in condizioni fatiscenti e senza le necessarie rifinizioni; e poi ancora: «l’asfalto “buttato”sul raccordo tra via Comunale e via Fiumarello è stato posto direttamente sulla terra di riporto del torrente. Quanto resisterà in caso di intense piogge?». Domande che il consigliere Cucinotta spera al più presto possano trovare risposta.

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