Trentasette consiglieri provinciali chiedono le dimissioni dell'Ad di Ferrovie dello Stato Moretti

Trentasette consiglieri provinciali chiedono le dimissioni dell’Ad di Ferrovie dello Stato Moretti

Trentasette consiglieri provinciali chiedono le dimissioni dell’Ad di Ferrovie dello Stato Moretti

giovedì 16 Dicembre 2010 - 16:17

Sottoscritta la petizione promossa dal Comitato d'iniziativa popolare “Terronia”, con la quale si condanna la palese scelta di abbandonare la Regione da parte di Trenitalia e Rfi e di smantellare il servizio di traghettamento nello Stretto

I diversi gruppi consiliari della Provincia regionale di Messina, preso atto dei gravi disagi provocati dalle scelte della direzione generale delle Ferrovie dello Stato S.p.a., che negli ultimi mesi hanno posto in essere provvedimenti economici e gestionali spesso e volentieri a danno del meridione, hanno deciso di aderire alla petizione popolare promossa dal Comitato d’iniziativa popolare “Terronia”, costituito qualche settimana fa (vedi correlato in basso).

In tal senso diversi consiglieri provinciali (37 su 45) hanno sottoscritto la petizione popolare con la quale si chiede al Ministro del Tesoro della Repubblica Italiana l’immediata revoca del mandato di amministratore delegato di Mauro Moretti, per le “irresponsabili decisioni amministrative, a danno del meridione e soprattutto della Regione Siciliana”. A firmare Cerreti (MPA), Princiotta (PDL), Sidoti (UDC), Natoli (PRI), Gullo (PD), Tonino Calabrò (Democratici Autonomisti), Gugliotta (FLI), Previti (MPA), Danzino (MPA), Calì (Autonomisti), Gulotta (MPA), De Domenico (Forza Azzurri), Branca (GDL), Palermo (Italia dei Valori), Andaloro (PRC), Italiano (PD), Bartolotta (Autonomisti), Summa (UDC), Mazzeo (UDC), Passari (PD), Saya (Destra), Testagrossa (PRI), Giuseppe Calabrò (PRI), Parisi (PDL), Francilia (UDC), Vicari (UDC), Calà (Misto), Coppolino (PDL), Rao (PD), Rella (PD), Barbera (PRS), La Rosa (UDC), Miracula (PDL), Briuglia (PDL), Bonfiglio (UDC), Miano (PD) e Scimone (PDL).

“Quanto sopra – si legge – è dovuto alla drastica diminuzione dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia, che rende di fatto palese la scelta di abbandonare la Regione da parte di Trenitalia e Rfi e di smantellare il servizio di traghettamento. Questa scelta risponde a interessi precisi che puntano a concentrare sul Nord ed all’estero ogni ipotesi di sviluppo ed a marginalizzare il Mezzogiorno ed il visibile rappresentante di questi interessi e questa logica è l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, il sig. Mauro Moretti, che persegue in modo radicale un progetto di eliminazione delle ferrovie dalla Sicilia”.

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