-L'unione fa la forza-: Partiti, associazioni e sindacati insieme per fermare il nucleare

-L’unione fa la forza-: Partiti, associazioni e sindacati insieme per fermare il nucleare

-L’unione fa la forza-: Partiti, associazioni e sindacati insieme per fermare il nucleare

mercoledì 20 Aprile 2011 - 12:02

Nasce il Comitato messinese -Vota si per fermare il nucleare-. L'iniziativa presentata stamane a Palazzo dei Leoni.

Partiti, associazioni e sindacati messinesi si mobilitano per “fermare il nucleare” nonostante il referendum “a rischio” . Ancora tutta da definire la “situazione” in cui gli elettori italiani andranno alle urne il 12 e 13 giugno. Le ultime scelte governative confermano i referendum contro la privatizzazione dell’acqua e l’abrogazione della legge sul legittimo impedimento, e lasciano in sospeso la questione del nucleare; sarà infatti la Cassazione a decidere se il quesito contro il nucleare rimarrà, in tutto o in parte, o se sarà depennato.

La situazione attuale non ferma il movimento per la Costituzione del Comitato messinese “Vota si per fermare il nucleare”, che coinvolge l’associazionismo e i partiti messinesi per il raggiungimento collettivo di una maggiore consapevolezza sui “rischi” legati al nucleare. Le recenti scelte del Governo, di rinviare il piano energetico di un anno e di tentare di boicottare il referendum, sarebbero state dettate dalle paure di una sconfitta sicura confermata dai sondaggi che indicano che il 54% degli elettori avrebbe votato “no al nucleare” fortemente influenzato dalla tragedia di Fukushima che ha messo in ginocchio il Giappone e tenuto il mondo col fiato sospeso.

Il Comitato, ancora in via di definizione, nasce per sfatare la falsa propaganda nuclearista e fermare il nucleare. Secondo i promotori del movimento le nuovi centrali non sono intrinsecamente sicure anzi contengono più materiali radioattivi; non esiste nessun modo sicuro per smaltire le scorie radioattive per ere geologiche; vicino alle centrali e ai siti di stoccaggio delle scorie l’incidenza di tumori e leucemie è molto più alta delle medie nazionali; il nucleare, costa più dell’eolico e anche il solare costerà meno nel corso degli anni; l’energia nucleare non ci libera dalla schiavitù del petrolio ma ci renderà schivi dell’uranio; il governo per fare spazio al nucleare vuole bloccare i fondi per le fonti rinnovabili; per quanto riguarda i benefici una centrale Epr3 produce 1600 Mwp a fronte dei 2400 Mwp dei soli impianti eolici già approvati in Sicilia ma bloccati perché la rete elettrica non li reggerebbe.

Attualmente aderiscono al progetto: Sindacato Orsa; Associazione Demetra; Legambiente, Rete No-Ponte, Partito democratico, Partito comunista dei lavoratori; Lega delle autonomie; Partito della rifondazione comunista; Unione universitari; Enimo onluss; Sinistra ecologia e libertà; ancora da confermare l’adesione di nuove associazioni e movimenti.

Numerose le iniziative fissate per i prossimi mesi. A partire dall’incontro- dibattito “Da Cernobyl a Fukuscima 25 anni dopo” martedì 26 aprile al Circolo Pickwick; dalle ore 17,00 alle ore 24 un’intensa riflessione sul problema energetico con filmati, letture e musica. Il primo maggio invece sarà la volta di una manifestazione pubblica a Barcellona P.G. con la Cgil e le Associazioni per discutere sul referendum. Concludendo con lo sciopero nazionale del 6-7 maggio.

Attualmente il governo non si ritira dal nucleare lo “rimanda di un’ anno” ma il problema resta, da qui l’esigenza di un’unità di Comitato. I promotori dell’iniziativa intendono difendere i “diritti” della politica del cittadino attraverso manifestazioni in piazza; Conferenze sul tema energetico, organizzate dai giovani universitari; distribuzione di materiale informativo per la formazione di nuove coscienze più attente al problema energetico.

Foto Sturiale

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