Presentato un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi politici di Palazzo Zanca. Si chiede di mettere subito in sicurezza i padiglioni non a norma, valutando «l’opportunità di proporre un emendamento al Piano sanitario regionale, rendendo autonomo il Piemonte e afferendolo al controllo della Asp»
Non ha colore politico l’iniziativa del consiglio comunale, che scenderà in campo con tutti i suoi effettivi per l’ospedale Piemonte. Tutti i gruppi politici, infatti, hanno sottoscritto l’ordine del giorno proposto dal capogruppo del Pdl Pippo Capurro, con il quale si decide, tra l’altro, di riunire il Consiglio, venerdì prossimo alle 11, proprio nell’aula magna del Piemonte. La presa di posizione è pressoché unanime e prende le mosse dalla rimodulazione stabilita dall’ultimo decreto regionale dell’assessore alla Sanità Massimo Russo. Decreto che fissa in 78 i posti letto immediatamente fruibili del Piemonte, ai quali ne andranno giunti 43, per arrivare al numero di 121 (soglia minima per mantenere la qualifica di ospedale), ma solo dopo il consolidamento di tre dei padiglioni considerati a rischio, il 4, il 5 e il 6.
Sono precise le richieste che il consiglio comunale porrà al sindaco Giuseppe Buzzanca, la prima delle quali riguarda proprio la messa in sicurezza: il primo cittadino dovrà “diffidare” la direzione generale dell’azienda ospedaliera «affinché metta in sicurezza i padiglioni in oggetto con il metodo della “somma urgenza” o dell’evidenza pubblico». Il Piemonte dovrà «essere reso sicuro con la presenza di tutte le specialistiche afferenti all’emergenza, disponibili con posti letto ed H24». E ancora, si chiede di «valutare l’opportunità di proporre una verifica del Piano sanitario regionale con apposito emendamento che renda autonoma l’azienda Piemonte, afferendola al controllo dell’Asp5». Gli assunti di partenza dell’ordine del giorno sono, in sostanza, i cavalli di battaglia del comitato “Salvare l’ospedale Piemonte”. I consiglieri, infatti, ricordano che il nosocomio di viale Europa «ha un bacino di utenza di circa 120 mila persone, con 50 mila accessi nell’ultimo anno, è individuato dal piano nazionale della Protezione civile come unico ospedale strategico in caso di calamità ed è una necessaria stazione di primo soccorso, come anche descritto nella relazione del direttore generale». Tutte tematiche che saranno al centro del dibattito di venerdì, che dovrebbe svolgersi alla presenza della deputazione messinese.
