I candidati a sindaco di Risorgimento messinese e alla Provincia del Pd dagli industriali. Ecco la -commissione Attalì- alla messinese
Dopo averne più volte parlato nei suoi vari interventi di questi giorni, oggi Giuseppe Buzzanca presenterà, alle 11.30 nell’aula consiliare di Palazzo Zanca, il suo -Laboratorio Messina-, una commissione bipartisan (come la francese -Attalì-) che affiancherà la sua giunta qualora venisse eletto.
Nel pomeriggio, invece, doppio appuntamento nella sede di Confindustria Messina: la giunta presieduta da Ivo Blandina (nella foto), infatti, incontrerà Fabio D’Amore e Paolo Siracusano, candidati rispettivamente ai vertici di Palazzo Zanca e di Palazzo dei Leoni.
L’incontro con D’Amore, candidato sindaco di Risorgimento Messinese e Progetto per Messina, si terrà domani pomeriggio alle 15 nella sede di Confindustria Messina. Subito dopo, alle 15.30, l’appuntamento con Paolo Siracusano, candidato alla presidenza della Provincia sostenuto dal Pd. Durante i confronti, richiesti da entrambi i candidati, gli industriali messinesi ribadiranno le loro aspettative in merito ai temi fondamentali dello sviluppo e del rilancio dell’economia provinciale.
In una nota D’Amore esprime al «il più vivo apprezzamento per le iniziative intraprese dall’Associazione degli industriali per risolvere le molteplici problematiche vissute quotidianamente da chi fa impresa. In linea con il vostro operato Risorgimento messinese sta parimenti promuovendo una serie di dibattiti e conferenze per conoscere direttamente le varie problematiche affrontate dalle parti sociali che operano e vivono il territorio».
«A tal fine – prosegue D’Amore – appare fondamentale aprire un confronto con gli industriali messinesi, con particolare riguardo a tematiche come la pesantezza e l’inefficacia della burocrazia cittadina senza tralasciare questioni più specifiche come quelle relative alla Zona industriale regionale: un’area ormai completamente integrata nel tessuto urbano che non ha senso tenere vicino al centro della città, ma per la quale sembra insormontabile arrivare ad una soluzione per il cambio di destinazione d’uso».