Waterfront e recupero del patrimonio marino: presentato il progetto Fisher

Waterfront e recupero del patrimonio marino: presentato il progetto Fisher

Redazione

Waterfront e recupero del patrimonio marino: presentato il progetto Fisher

lunedì 06 Ottobre 2008 - 13:18

Ne hanno illustrato i dettagli l'assessore alle politiche del mare Isgrò, il sindaco Buzzanca e l'esperto Di Sarcina

Nel corso di una conferenza stampa, tenutasi a palazzo Zanca il sindaco, Giuseppe Buzzanca, e l’assessore alle politiche del mare, Pippo Isgrò, hanno presentato il progetto F.I.S.H.E.R a cui il Comune di Messina partecipa, come capo fila. Il sindaco Buzzanca ha ribadito che «il patrimonio marino messinese non è sottoutilizzato, ma inutilizzato». Il suo riferimento è stato principalmente alla ricchezza del patrimonio subacqueo che potrebbe produrre un incremento di risorse turistiche anche grazie ai quattordici relitti che riposano nelle acque dello Stretto. Il progetto intende sollecitare la consapevolezza dell’importanza di investire in un mercato potenzialmente in espansione, che «accoglie – ha detto Isgrò – la sfida della competitività attraverso l’incrementazione e l’innovazione della ricerca». L’idea progettuale F.I.S.H.E.R nacque durante i lavori della Assemblea generale del COPPEM tenutasi al Cairo nel dicembre 2006, per intraprendere iniziative progettuali nel settore della pesca. Il progetto asseconda infatti l’esigenza avvertita in alcuni paesi, in particolare Marocco, Algeria, Libia, Tunisia ed Egitto, di intensificate scambi di conoscenze e di esperienze, con i rappresentanti del settore della pesca dei paesi comunitari, al fine dì migliorare gli standard di sicurezza, d’igiene e tutela delle risorse ittiche. Al progetto hanno aderito oltre a Messina, il Comune di Mazara del Vallo, il Parco Scientifico e Tecnologico di Sicilia, il Distretto della pesca di Mazara del Vallo, il CNR e il Comune di Favara. Nella qualità di partner figurano il Governatorato di Rabat Salè Zemmour (Marocco), l’Organizzazione della cittadinanza e modernità (FACME- Algeria), il Governatorato di Bengasi (Libia), il Governatorato di Biserta (Tunisia, il Governatorato di Qalyubiya (Egitto).

La prima riunione per definire la proposta progettuale si avvia questo pomeriggio a palazzo Zanca e si concluderà domani martedì 7, alla presenza del responsabile delle relazioni esterne dell’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah Jaber che valuterà una eventuale partecipazione degli Enti di competenza degli Emirati Arabi Uniti all’iniziativa. Il progetto sarà presentato ufficialmente alla XIII Assemblea Generale del COPPEM alla presenza delle delegazioni dei 37 paesi membri. “Messina in un prossimo futuro – ha sottolineato l’assessore Isgrò – se sapremo intercettare le istanze dei Paesi rivieraschi, che si affacciano sul “Mare Nostrum-, potrebbe essere la cabina di regia supportata dagli organismi interessati per tutte le trattative legate alla commercializzazione del pesce fresco, surgelato ed i suoi derivati.

Alla conferenza stampa ha preso parte anche l’esperto al Waterfront Francesco Di Sarcina, dirigente dell’area tecnica dell’Autorità portuale: «Puntiamo ad una programmazione del territorio che tenga conto dei tempi giusti, perché agire con troppa fretta potrebbe indurre a compiere errori. Sto preparando una relazione da consegnare al sindaco secondo la quale verrà scandito un dibattito di alto livello tra le realtà cittadine. Fondamentale sarà il fatto che il waterfront per come lo intendiamo noi dovrà essere equamente distrubuito su tutta la costa messinese». Nel corso dell’incontro di stamani è stato anche comunicato che il rostro di epoca romana rinvenuto alcune settimane fa in fondo al mare di Acqualadroni tornerà a Messina dal 1 dicembre al 10 gennaio e verrà ospitato nel Museo del mare che nascerà nella cittadella fieristica.

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