Zona Falcata, il consiglio comunale -convoca- l'assessore regionale Antinoro

Zona Falcata, il consiglio comunale -convoca- l’assessore regionale Antinoro

Zona Falcata, il consiglio comunale -convoca- l’assessore regionale Antinoro

giovedì 26 Marzo 2009 - 15:33

Dopo la perdita degli 11 milioni di euro destinati al Centro di documentazione d'arte contemporanea, il presidente Previti e i capigruppo chiedono un incontro per affrontare la questione

Messina soffre di un’evidente difficoltà nell’attirare finanziamenti, siano essi regionali, nazionali o europei. La cosa che fa più rabbia è che riusciamo a perdere anche quei pochi fondi che ogni tanto vengono destinati alla nostra città. L’esempio tipo è rappresentato dagli 11 milioni di euro originariamente finanziati per realizzare, nella martoriata zona falcata, il Centro di documentazione d’arte contemporanea (Cdac), un progetto ideato dalla Soprintendenza ai Beni culturali che doveva restituire splendore e valore storico alle fortificazioni del ‘600 presenti nella Real Cittadella.

Gli 11 milioni sono svaniti a causa della lentezza e delle complicazioni relative ai lavori di bonifica dell’area, tra bombe ritrovate e da disinnescare e sostanze tossiche nascoste sotto terra. Per affrontare istituzionalmente la questione, e cercare quantomeno di capirne di più, il presidente del consiglio comunale Pippo Previti e i capigruppo di Palazzo Zanca hanno richiesto ufficialmente e urgentemente «un incontro con l’assessore ai beni culturali della Regione Sicilia, on. Antonello Antinoro (nella foto), per affrontare la situazione finanziaria del Centro d’Arte Contemporanea e Moderna della Cittadella, nella zona Falcata a Messina».

Proprio Antinoro, una volta resa nota la perdita dei fondi, aveva affermato in un comunicato: «Gli 11 milioni di euro destinati alla Real Cittadella di Messina resteranno in questo territorio e saranno investiti nella progettazione esecutiva di interventi che gli uffici periferici faranno pervenire. Sono dispiaciuto che questi fondi non possano più essere impiegati per la realizzazione di un Centro di documentazione d’arte contemporanea nella Cittadella. Ritengo che su questa vicenda sia necessario che tutti agiscano con senso di responsabilità, tenuto conto che nell’area vi è un elevato rischio ambientale, legato alla presenza di diossina».

(nella foto di Dino Sturiale: uno dei forti della Real Cittadella)

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