Zona franca urbana: il Ministero chiarisce la normativa

Zona franca urbana: il Ministero chiarisce la normativa

Redazione

Zona franca urbana: il Ministero chiarisce la normativa

martedì 15 Luglio 2008 - 16:55

Ad individuare le Zfu, sulla base di parametri socioeconomici, sarà il Cipe. Previste agevolazioni fiscali e previdenziali per rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale

Dopo l’anticipazione dell’assessore comunale ai Lavori pubblici, Gianfranco Scoglio, per la presentazione entro il 21 luglio da parte dell’Amministrazione comunale delle proposte progettuali per favorire la “rinascita- di territori depressi o degradati, con l’introduzione di un’unica Zona franca urbana (Zfu), una circolare del Ministero dello Sviluppo economico chiarisce modalità e tempistiche per i Comuni che intendono adottare la normativa, introdotta dalla Finanziaria 2007 e poi modificata dalla manovra del 2008. L’obiettivo delle legge è di contrastare i fenomeni di esclusione sociale e favorire l’integrazione nel tessuto socioeconomico delle popolazioni residenti in aree svantaggiate. Ad individuare le Zfu, sulla base di parametri socioeconomici, sarà il Cipe – Comitato interministeriale per la programmazione economica – su proposta del ministero dello Sviluppo economico, ma saranno i Comuni che dovranno presentare le proposte progettuali, dopo aver accertato il possesso di tutti i requisiti. L’ammissibilità delle perimetrazioni in particolare deve rispondere ai seguenti criteri: dimensione demografica della ZFU: tra 7.500 e 30.000 abitanti; rapporto percentuale tra le dimensioni demografiche della ZFU e del Comune: inferiore al 30 %; rapporto tra i tassi di disoccupazione della ZFU e del Comune: superiore 1. Per i tre indicatori è necessario fare riferimento alla medesima fonte da utilizzare per il calcolo dell’Indice di Disagio Socioeconomico: i dati ISTAT del Censimento 2001 disaggregati per sezione.

Sono ammessi i Comuni localizzati in Sistemi Locali del Lavoro che risultano avere, nel 2005, un tasso di disoccupazione superiore al 7,7 per cento. Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse. L’iniziativa nasce dall’esperienza francese, lanciata nel 1996 e oggi attiva in più di 100 quartieri. In questa prima fase pilota, l’istituzione di un numero limitato ZFU nelle città italiane prevede agevolazioni fiscali e previdenziali per rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costituzione ivi localizzate. Tali agevolazioni consistono in: esenzione dalle imposte sui redditi per 5 anni; esenzione dall’IRAP; esenzione dall’ICI; esonero dal versamento dei contributi previdenziali. In misura minore e circoscritta è previsto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree. Nel suo disegno definitivo il dispositivo approvato estende l’ammissibilità ai benefici ad aree urbane, caratterizzate da significativi fenomeni di disagio sociale, localizzate in città sull’intero territorio nazionale.

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