Ponte. Caminiti: "Dopo l'ok Cipess a rischio la sopravvivenza della città"

Ponte. Caminiti: “Dopo l’ok Cipess a rischio la sopravvivenza della città”

Redazione

Ponte. Caminiti: “Dopo l’ok Cipess a rischio la sopravvivenza della città”

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mercoledì 06 Agosto 2025 - 15:59

La sindaca di Villa San Giovanni: "Vogliamo garanzie rispetto a cantieri così impattanti" . Le dichiarazioni di Salvini e il "no" di Titengostretto

ROMA – Il Cipess ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina che comprende una articolata documentazione presentata dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti, fa sapere il Mit. “Il fronte della sicurezza e del contrasto alle infiltrazioni mafiose è un fronte fondamentale che ci vede schierati h24”, ha dchiarato Matteo Salvini. Sul fronte critico, invece, la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, e Rossella Bulsei, portavoce del comitato Titengostretto, che riunisce i cittadini di Villa San Giovanni e dintorni contrari all’esproprio dei terreni che serviranno per costruire il Ponte.

Ma torniamo alle dichiarazioni di Salvini: “Per un’opera da 13,5 miliardi, “contrastare ogni qualsivoglia tentativo di infiltrazione sarà una nostra ragion d’essere. Con il ministero dell’Interno si stanno adottando tutti protocolli come già per expo e le Olimpiadi: bisogna attenzionare tutta la filiera, perché sia impermeabile ai malintenzionati. Se si dovesse non fare ponte perché ci sono mafia e ‘ndrangheta allora non facciamo più niente”.

Meloni e Salvini per il ponte

“Se si parte come si sta partendo, l’obiettivo dell’attraversamento tra il 2032 e il 2033 è quello che i tecnici prevedono. Ora ci vorrà la bollinatura della Corte dei Conti, ma tra settembre e ottobre conto di partire con i cantieri, lavori ed espropri. Gli espropriati avranno un surplus rispetto a quelli dell’alta velocità in altri territori”, ha aggiunto il ministro e vicepresidente del Consiglio.

“Sui territori cambia il mondo: faccio un esempio su tutti, ci sarà la metropolitana dello Stretto. Cioè il manufatto Ponte è meno della metà del costo complessivo di quello che è un restyling totale del fronte messinese e reggino. Ci saranno tre fermate sul fronte messinese, che collegheranno tutti i giorni studenti pendolari, lavoratori, ingegneri, turisti in metropolitana una sponda all’altra sponda”, ha evidenziato poi Salvini.

“La riunione odierna del Cipess segna una tappa fondamentale nell’azione di questo governo. Questo Comitato è chiamato oggi ad approvare il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, per avviare la costruzione di un’opera tanto imponente quanto all’avanguardia dal punto di vista tecnico e ingegneristico”, così a quanto si apprende la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della riunione. Meloni ha sottolineato che “si tratta – è quasi superfluo dirlo – di un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la nazione”. “Non è un’opera facile – ha sottolineato – ma lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate”.

La sindaca di Villa San Giovanni: “A rischio la sopravvivenza della città

giusy caminiti

“Abbiamo sempre espresso una contrarietà a questo progetto definitivo approvato”. Così la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, e i componenti della Giunta comunale sulla decisione del Cipess. “Riteniamo – aggiungono – che la fase degli studi da noi richiesta doveva essere anticipata perché solo questo avrebbe dato alla comunità la serenità. C’è a rischio la sopravvivenza della città di Villa San Giovanni per un cantiere che impatta l’intero territorio comunale dividendolo in due parti, un cantiere rispetto al quale la città non è oggi preparata. La tutela della città viene prima di tutto”.

Titengostretto: “Potremmo definirlo un editto”

“Potremmo definirlo un editto”. È quanto afferma Rossella Bulsei, portavoce del comitato Titengostretto. “L’impossibile – aggiunge – reso possibile con un colpo di penna. Tanto è bastato al Cipess. Un colpo di penna che non tiene conto delle numerose diffide, dei reclami, degli studi, dei ricorsi, degli esposti, della scienza, della geologia, dell’economia, della logica. Questa firma ignora i territori e i cittadini. È il trionfo del cemento sull’ambiente. Un’opera imposta da chi decide e non ascolta, non dialoga, ma forza procedure, senza distinguere tra futuro e devastazione, sottrae risorse alle vere emergenze del sud”.
“Sembra impensabile – prosegue la portavoce del comitato anti-espropri – che si sia andati avanti a colpi di decreti per aggirare gli ostacoli. I paladini del progresso non hanno mai inteso spendere cinque minuti del loro remuneratissimo tempo per un confronto con gli espropriandi calabresi e siciliani. Riteniamo che sia grave. Si chiede a migliaia di persone un sacrificio inutile, insanabile” (fonte Ansa).

Rossella Bulsei

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5 commenti

  1. pure tu oltre quel sindaco di reggio siete inutili perchè le vostre città sono allo sbando avete reso invivibile una città come villa strade scassate e voragini (lo dico da una persona che fa il pendolare con l’auto)

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  2. Ok il ponte può non essere utile e soprattutto presentare problemi Seri. Non certo uccelli e pesci che sbattono con le travi. Ma proprio Villa S. Giovanni è più di Messina prigioniera delle auto per lo meno nella zona adiacente la stazione e gli imbarchi. Villa più di Messina è invasa da tir. La sicurezza dei pedoni o l’inquinanento non interessano alla sindaca? Il ponte sarà pure inutile ma il no della sindaca è esclusivamente ideologico e non a difesa della comunità che rappresenta

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  3. Forse il sindaco abita fuori Villa San Giovanni come farebbe a sopportare tutto il flusso dei tir che attraversano giorno e notte la città.

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  4. …….Tutti i sindaci di Villa San Giovanni degli ultimi 70 anni dovrebbero vergognarsi per le condizioni VERGOGNOSE che sono costretti a sopportare coloro dal Nord e viceversa devono servirsi degli imbarcaderi Tourist Caronte……quel ponte FATISCENTE per arrivarci……sporcizia in ogni dove…….traffico SCHIFOSO……pedoni allo sbando………INCURIA ASSOLUTA zona Stazione…..NON avete MAI migliorato NULLA lasciando Villa San Giovanni nell’oblio più assoluto……..

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  5. L’ideologia è una brutta bestia,come si fa a dire no al ponte da Villa S.Giovanni che è la città più inquinata dal passaggio di macchine e Tir,la città più intasata soprattutto nelle feste e nei mesi estivi,significa veramente chiudere gli occhi e dire sempre no,perchè il mio giradino anche se è invivibile deve rimanere così.

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