Prima ancora del parere Ue, serve il via libera della commissione Via-Vas. Nel frattempo, i no ponte messinesi e calabresi animano un incontro a Bruxelles
Ponte sullo Stretto: prima ancora del via libera europeo serve un assenso nazionale. Come conferma una sentenza della Corte di giustizia europea, in occasione di un contenzioso sulla superstrada Orte – Civitavecchia, occorre il parere della commissione Via-Vas (Valutazione d’impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica), con relativa deroga supermotivata alle direttive Ue. Di fatto, dunque, la deroga è prima di tutto nazionale e poi europea.
Si tratta di opere sottoposte al regime di valutazione semplificata Via-Vas nell’ambito della vecchia legge obiettivo. Si ricava che la mancata autorizzazione Vinca (Valutazione d’incidenza ambientale), come nel caso del ponte, implica una possibilità derogatoria supermotivata, però non in capo al governo, ma in capo alla stessa commissione Via-Vas. Quest’ultima, come indica il Consiglio di Stato, è un organo di natura tecnico-politica e d’alta amministrazione, che valuta anche l’armonizzazione tra gli interessi in campo: gli elementi sociali, occupazionali e costi-benefici. Non si occupa solo dell’impatto ambientale.
Il procedimento di deroga nazionale è specificato da un’interpretazione della Commissione europea del 2021 su questa valutazione Vinca. E anche le linee guida italiane precisano la procedura. Insomma, la battaglia no ponte è sia nazionale, in primis, sia europea.
Nel frattempo, oggi si svolge l’incontro dal titolo “Un’opera che rispetta le norme Ue?”. L’appuntamento è alle 14, presso la sala Spinelli del Parlamento europeo a Bruxelles. Un confronto promosso dai gruppi parlamentari europei The Left, S&D, Green/Ale. Intervengono i rappresentanti del coordinamento Noponte di Messina e dei comitati Noponte della Calabria.
“Sul ponte serve un’azione incisiva a livello europeo”
Rappresentanti che nelle settimane precedenti avevano avviato una interlocuzione con i deputati in Europa del Pd, M5S e Avs per “sollecitare un’azione incisiva a livello europeo in vista della richiesta di parere che il governo italiano dovrà inoltrare alla Commissione. Il tutto a seguito del parere negativo della Commissione Via-Vas sull’incidenza del progetto del ponte sulle tre Zone a protezione speciale dell’area dello Stretto, tutelate dalla direttiva Habitat dell’Ue”, fanno sapere gli stessi rappresentanti no ponte.

Nella foto la rappresentanza messinese in partenza per Bruxelles.
