Altro che dissesto, l’amministrazione Accorinti: «Abbiamo riesumato un cadavere»

Altro che dissesto, l’amministrazione Accorinti: «Abbiamo riesumato un cadavere»

Danila La Torre

Altro che dissesto, l’amministrazione Accorinti: «Abbiamo riesumato un cadavere»

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sabato 02 Aprile 2016 - 15:20

Il sindaco Accorinti , gli assessori Signorino , De Cola e Ialacqua ed il segretario Le Donne hanno incontrato la stampa per parlare delle delibere approvate nell’ultima seduta di giunta, ma al centro della conferenza è finita inevitabilmente anche l’ultima nota della Corte dei conti

Il Comune di Messina: la fotografia della Corte dei conti ed il film dell’amministrazione Accorinti. Potrebbe essere questa l’estrema sintesi della conferenza stampa convocata da sindaco ed assessori a poco meno di 48 ore da due eventi importanti ma dal “sapore" diametralmente opposto verificatisi entrambi giovedì 31 marzo, vale a dire: l’approvazione del bilancio di previsione 2015 e altre delibere considerate fondamentali dall’esecutivo comunale (contratti di servizio; affidamento del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti all’ Amam; riaccertamento straordinario dei residui, razionalizazione delle partecipate) e la trasmissione da Palermo della pesantissima nota della Corte dei Conti, secondo cui l’ente è ormai in uno stato di crisi irreversibile.

Due eventi a cui il sindaco Renato Accorinti, il suo vice Guido Signorino, gli assessori Sergio De Cola e Daniele Ialacqua ed il segretario/direttore generale Antonio Le Donne – presenti oggi all’incontro con i giornalisti – danno un peso completamente diverso, ritenendo il via libera al previsionale 2015 e agli altr atti deliberativi l’inizio di una nuova fase della vita amministrativa di Palazzo Zanca e la nota della magistratura contabile l’ennesimo conto con quel passato che ritorna di continuo ma che – a loro dire – il Comune si sta pian piano definitivamente lasciando alle spalle.

L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DELLE ALTRE DELIBERE

«L’approvazione del bilancio di previsione è un fatto importantissimo, che potrà sbloccare gli oltre 70 milioni di euro di contributo statale necessari per non mettere a repentaglio gli stipendi dei lavoratori », ha esordito il sindaco Accorinti , che ha sollecitato il Collegio dei revisori de conti ad esprimere il parere nel più breve tempo possibile, in modo da consentire velocemente il trasferimento delle somme.

Per l’assessore Signorino, la seduta della giunta di giovedì sera è stata un passaggio fondamentale «per disincagliare la nave», alias il Comune, rimasto semiparalizzato per mesi a causa degli intoppi sul riaccertamento straordinario dei residui e del conseguente ritardo nell’approvazione del bilancio di previsione.

L’assessore De Cola ha evidenziato l’importanza dell’approvazione dei contratti di servizio, che serviranno a regolamentare i rapporti tra il Comune e le sue società partecipate, evitando così che in futuro possano sorgere debiti fuori bilancio causati dalla mancanza di chiarezza sulle reciproche competenze. L’assessore ai lavori pubblici si è soffermato inoltre sull’affidamento del ciclo integrato dei rifiuti all’Amam, spiegano che si è trattata di una scelta fortemente voluta dall’amministrazione per comprimere costi e garantire un risparmio alle casse del Comune. «Manderemo in pensione Messinambiente dividendo la parte sana della società dal carico pregresso dei debiti», ha concluso De Cola.

Sulla futura gestione dei rifiuti non poteva non intervenire anche l’assessore Ialacqua, che ha parlato della delibera approvata come «dell’ ultimo mattone da collegare ad altre due delibere già approvate dalla giunta: il nuovo statuto Amam ed il Piano Aro». Il titolare della delega all’ambiente è fiducioso sul fatto che «dopo la scomparsa di Messinambinete e Ato, in guerra costante tra loro, si potrà tornare a fare quegli investimenti che oggi non è stato possibile effettuare». Ialacqua ha infine annunciato di voler organizzare nei prossimi giorni incontri con i lavoratori, i sindacalisti ed anche i cittadini.

LA NOTA DELLA CORTE DEI CONTI

Se la conferenza stampa si fosse conclusa con gli intereventi del sindaco, degli assessori e del segretario Le Donne, l’argomento Corte dei Conti non sarebbe stato minimante affrontato. Prima delle domande dei giornalisti, infatti, nessuno degli amministratori aveva neanche accennato alla nota giunta da Palermo, sebbene quella nota contenga valutazioni che non riguardano solo il consuntivo 2014 ma la situazione complessiva dell’ente . Valutazioni che sindaco, assessori e segretario generale hanno detto chiaramente di non condividere.

«La nota della Corte dei conti – ha commentato Le Donne – è la fotografia, interpretabile come ognifoto e sicuramente ingiallita, della situazione che c’era nel 2014, adesso siamo nel 2016 e da allora tante cose sono state fatte. I magistrati contabili hanno scattato una foto , ma l’amministrazione si sta agganciando ad un film in continua evoluzione».

Anche alla luce dei rilievi mossi dalla Sezione di controllo, Le Donne, sindaco ed assessori non vogliono sentir parlare di crisi irreversibile e sono sicuri che saranno in grado di controbattere punto per punto alla Corte dei conti. Gli attuali amministratori di Palazzo Zanca continuano a respingere con forza anche l’idea del dissesto, considerata una vera iattura, oggi come ieri.

«Se nel 2013 fosse stato dichiarato il default, avremmo messo a rischio servizi, stipendi e la stabilizzazione dei contrattisti» ha spiegato Le Donne. L’assessore Signorino ha fatto sapere di dissentire dalla teoria secondo cui con il dissesto si garantirebbe la par condicio creditorum. Secondo il vice-sindaco, i creditori avrebbero meno vantaggi in caso di dissesto.

Nel corso della conferenza stampa, Accorinti e la sua squadra hanno sottolineato che al momento del loro insediamento il Comune di Messina non era un malato terminale ma era già morto. Non a caso, Le Donne ha puntualizzato che quest’amministrazione non solo non ha fallito ma ha il merito di «aver riesumato un cadavere».

Danila La Torre

18 commenti

  1. MESSINA VIENI FUORI DAL VANGELO SECONDO ACCORINTI (AC. 11, 17-52)

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  2. MESSINA VIENI FUORI DAL VANGELO SECONDO ACCORINTI (AC. 11, 17-52)

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  3. Hardfreelance 2 Aprile 2016 17:37

    Le tasse sono già alle stelle, per cui il cittadino neanche si renderebbe conto di una dichiarazione di dissesto!
    L’unico effetto concreto di un dissesto da dichiarare subito dopo l’insediamento della nuova amministrazione, come era stato promesso in campagna elettorale, sarebbe stato la incandidabilità dei passati amministratori. Ecco quindi l’equazione:
    “quellidiprima” = “quellidiadesso” = “quellididopo”
    Con “quellididopo” che verranno non appena “quellidiadesso” non saranno più utili!
    Povera Messina! E poveri noi!

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  4. Hardfreelance 2 Aprile 2016 17:37

    Le tasse sono già alle stelle, per cui il cittadino neanche si renderebbe conto di una dichiarazione di dissesto!
    L’unico effetto concreto di un dissesto da dichiarare subito dopo l’insediamento della nuova amministrazione, come era stato promesso in campagna elettorale, sarebbe stato la incandidabilità dei passati amministratori. Ecco quindi l’equazione:
    “quellidiprima” = “quellidiadesso” = “quellididopo”
    Con “quellididopo” che verranno non appena “quellidiadesso” non saranno più utili!
    Povera Messina! E poveri noi!

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  5. Franco Caliri 2 Aprile 2016 17:52

    Barzellettieri!

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  6. Franco Caliri 2 Aprile 2016 17:52

    Barzellettieri!

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  7. E’ indispensabile un ricovero URGENTE alla Neurolesi.

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  8. E’ indispensabile un ricovero URGENTE alla Neurolesi.

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  9. E va bè. Ora che avete “resuscitatu u mottu”…, chi ci dati a manciari? La città si spopola, i giovani emigrano forzatamente, le attività produttive? sparite, così come molti presìdi istituzionali, l’Università soffre; restano solo vecchi pensionati e qualche impiegato pubblico, come voi. Che visione strategica si ha sullo sviluppo futuro della nostra città?. Che ruolo realistico immaginate per il territorio? Non si può ovviamente continuare a “galleggiare”….sui vecchi ed obsoleti traghetti (Unico relitto “sano”, in una città, per il resto….naufragata). Ed allora? Perché non indossare una “maglietta” nuova, più limpida e moderna?

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  10. E va bè. Ora che avete “resuscitatu u mottu”…, chi ci dati a manciari? La città si spopola, i giovani emigrano forzatamente, le attività produttive? sparite, così come molti presìdi istituzionali, l’Università soffre; restano solo vecchi pensionati e qualche impiegato pubblico, come voi. Che visione strategica si ha sullo sviluppo futuro della nostra città?. Che ruolo realistico immaginate per il territorio? Non si può ovviamente continuare a “galleggiare”….sui vecchi ed obsoleti traghetti (Unico relitto “sano”, in una città, per il resto….naufragata). Ed allora? Perché non indossare una “maglietta” nuova, più limpida e moderna?

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  11. IH-870 I-ITGI 3 Aprile 2016 06:35

    Vorrei solo invitare chi legge a non commettere l’errore di equiparare l’amministrazione comunale a quella di una industria privata. Nel senso che il concetto di dissesto finanziario in queste due realtà assume valori e significati diversi.

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  12. IH-870 I-ITGI 3 Aprile 2016 06:35

    Vorrei solo invitare chi legge a non commettere l’errore di equiparare l’amministrazione comunale a quella di una industria privata. Nel senso che il concetto di dissesto finanziario in queste due realtà assume valori e significati diversi.

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  13. Ma redazione di Tempostretto chi vi da queste foto? Danno il senso di quello che andiamo dicendo da mesi: improvvisati, “sbarruati”, fuori posto, non sanno da dove cominciare e cosa dire (non vorrei essere nei loro panni). Non so se c’è Di Cola, ma questa foto sarà relativa ad una riunione urgente, cioè la annunciata Di Cola un mese prima (appunto urgente….).

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  14. Ma redazione di Tempostretto chi vi da queste foto? Danno il senso di quello che andiamo dicendo da mesi: improvvisati, “sbarruati”, fuori posto, non sanno da dove cominciare e cosa dire (non vorrei essere nei loro panni). Non so se c’è Di Cola, ma questa foto sarà relativa ad una riunione urgente, cioè la annunciata Di Cola un mese prima (appunto urgente….).

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  15. Sempre le stesse cose, nulla in vista se non le solite chiacchiere. Ragazzi non fi fate prendere in giro da questi che hanno la barca all’asciutto. Continuando così anche le piccole realtà positive finiranno. Vedi Autorità portuale….

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  16. Sempre le stesse cose, nulla in vista se non le solite chiacchiere. Ragazzi non fi fate prendere in giro da questi che hanno la barca all’asciutto. Continuando così anche le piccole realtà positive finiranno. Vedi Autorità portuale….

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  17. Ci ricorderemo di Accorinti come il sindaco più incapace della storia almeno su questo ha vinto.
    Free Messina da Accorinti.

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  18. Ci ricorderemo di Accorinti come il sindaco più incapace della storia almeno su questo ha vinto.
    Free Messina da Accorinti.

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