L'allarme del consigliere comunale Giandomenico La Fauci
«Il Presepe Vivente di Castanea è un evento straordinario che da decenni rappresenta una delle tradizioni più belle del Natale messinese. Migliaia di visitatori, pullman organizzati, famiglie che vogliono vivere la magia della Natività in uno dei borghi più suggestivi della città. Un patrimonio culturale e turistico che va valorizzato e protetto. Ma organizzare eventi non significa solo promuoverli. Significa anche saperli gestire. E quest’anno, ancora una volta, i residenti di San Michele e di tutta la zona che porta a Castanea stanno pagando il prezzo di un’organizzazione improvvisata e di una totale assenza di programmazione seria della viabilità”.
Lo dichiara in una nota il vice presidente supplente del Consiglio comunale, Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia).
“La strada che da San Michele porta fino a Castanea è un budello stretto, regolato da un semaforo a senso unico alternato. Una situazione già critica in condizioni normali, che diventa insostenibile quando al traffico quotidiano si aggiunge quello generato da un evento che attira migliaia di persone. Pullman organizzati, auto private, traffico delle feste. Il risultato? Code immense, ingorghi che durano anche un’ora, residenti che non riescono a tornare a casa.
E tutto questo accade perché manca la cosa più elementare: una pattuglia della Polizia Municipale fissa sul posto per gestire il traffico e far rispettare il semaforo. Il presepe dura dieci giorni, in cui servirebbe un presidio costante. Non è un’emergenza improvvisa: è un evento programmato da mesi. Eppure, ancora una volta, la zona è stata lasciata in balia del caos.
Non si tratta solo di disagi. Si tratta di sicurezza. In quel budello stretto, con code chilometriche e traffico bloccato, come fa a passare un’ambulanza in caso di emergenza? Basta che un automobilista non rispetti il semaforo, basta che un pullman si fermi nel punto sbagliato, e si crea un ingorgo che blocca tutto.
I pullman organizzati per il presepe vanno gestiti con orari contingentati e precisi, non lasciati liberi di arrivare tutti contemporaneamente su una strada che è già al limite della saturazione. Organizzare un grande evento turistico è una cosa bellissima. Ma va fatto con serietà.
All’amministrazione comunale e al Comando della Polizia Municipale ho chiesto un presidio fisso della Polizia Municipale sul posto per tutti i giorni rimanenti dell’evento fino al 6 gennaio, con personale che gestisca il traffico, faccia rispettare il semaforo e coordini il flusso dei mezzi. L’assessore Cicala, da me contattato, mi ha garantito che la pattuglia sarà presente in questi ultimi giorni di evento. Ma non basta, perché per una circolazione non in emergenza serve anche il contingentamento degli arrivi dei pullman turistici privati, con fasce orarie prestabilite e comunicate per evitare che svariati mezzi da cinquanta posti convergano contemporaneamente sulla stessa arteria.
Questa vicenda riporta a galla il tema del progetto di una via alternativa nell’area di San Michele, un progetto da 15 milioni di euro che prevede la realizzazione di una seconda strada a destra del torrente, con tre passaggi carrabili a varie altezze del corso d’acqua e due passaggi pedonali. Il progetto è stato depositato alla Regione e ora servono tempi rapidi da parte dell’assessorato competente per le autorizzazioni necessarie. Le condizioni della viabilità in questa zona sono critiche. Il problema non è nuovo, è vero che sono stati fatti grossi passi avanti ma occorre accelerare ulteriormente per arrivare, finalmente, alla soluzione definitiva. Nel frattempo, i residenti di San Michele continuano a vivere in una condizione di precarietà viaria che diventa insostenibile ogni volta che in zona si organizza un evento di massa».
