Si sono dati appuntamento davanti la Prefettura. Intanto si apre "un proficuo confronto" con l'Amministrazione comunale
MESSINA – Mentre finalmente si apre un confronto sulle politiche del lavoro a Messina, in attesa di un aggiornamento al prossimo 18 febbraio, i disoccupati della Città dello Stretto, si stringono in solidarietà agli operai “sfruttati, colpiti dal ripugnante decreto sicurezza di Salvini”. Lo hanno fatto questa mattina con un presidio davanti la Prefettura.
“Non abbiamo trovato porte chiuse – spiegano i rappresentanti del Sì Cobas Messina – durante il confronto di martedì scorso con l’Amministrazione comunale. E’ stato un tavolo costruttivo nel quale si è discusso di prospettive di lavoro in Città, di una rielaborazione della visione prettamente amministrativa, dove il punto di vista unico solitamente è espletare un servizio alla cittadinanza. Non ha importanza come, l’importante è farlo a prezzi competitivi”. A Messina è fondamentale, una città con un tasso altissimo di disoccupazione, è importante che ci si ponga il problema.
“E Messina Servizi Bene Comune gioca un ruolo chiave in tutto questo, perché – viene spiegato in una nota – come già detto in precedenza, la raccolta differenziata richiede un ampliamento delle risorse umane, ed in virtù di una modifica del contratto di Servizio che attenderemo a febbraio, le competenze dell’azienda si allargheranno e maggiore sarà la necessità dell’ampliamento organico. Mentre il confronto rimane aperto – viene evidenziato – e la volontà politica dimostrataci degli sssessori e dal sindaco De Luca ci fan ben sperare ad un concreto accoglimento le nostre richieste, noi continueremo a lavorare approfonditamente sulle proposte, in attesa di rincontrarci il 18 Febbraio”.