La cultura secondo Todesco. Obiettivo dell’Amministrazione: «ingentilire e sprovincializzare Messina»

La cultura secondo Todesco. Obiettivo dell’Amministrazione: «ingentilire e sprovincializzare Messina»

Danila La Torre

La cultura secondo Todesco. Obiettivo dell’Amministrazione: «ingentilire e sprovincializzare Messina»

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giovedì 12 Settembre 2013 - 22:34

La partecipazione all’VIII commissione consiliare si è rivelata un’occasione propizia per l’assessore alla Cultura e alle Identità Todesco per esporre i punti chiave del suo programma, che si fonda su tre linee guisa ed opera in sette diversi ambiti: identità, memoria, rete, piazza, ultimi, educazione civica, futuro

In questi primi mesi di Amministrazione Accorinti, Sergio Todesco è stato senza dubbio l’assessore mediaticamente più esposto, naturalmente dopo il vicensindaco Guido Signorino, che detiene la delega più “calda” di Palazzo Zanca, cioè il bilancio. L’organizzazione della Vara, le polemiche che ne sono scaturite, quell’assenza nei giorni cruciali che precedevano la processione del 15 Agosto hanno reso l’assessore alla cultura il più popolare dei componenti dell’esecutivo, ma nonostante questo forse è l’unico degli 8 assessori che , proprio per l’impellenza delle questioni che ha dovuto affrontare sin dal suo insediamento, non ha mai avuto la possibilità di esporre i suoi programmi a lunga scadenza per la gestione del settore cultura. Occasione che, dopo quasi tre mesi di attività al Comune di Messina, gli si è presentata nell’VIII Commissione consiliare, che si occupa di politiche di integrazione, cultura e identità, spettacoli, politiche giovanili e sport ed è presieduta dal consigliere comunale di “Siamo Messina” Piero Adamo.

Ai consiglieri comunali presenti ai lavori Todesco ha, infatti, esposto alcuni punti chiave del suo programma, sottolineando che «si deve partire da un concetto di cultura non specialistico e settoriale ma disposto a “contaminarsi” con tutti gli altri aspetti della vita comunitaria, privilegiando in particolare i meccanismi di rete e di cittadinanza attiva (o dal basso)». L’antropologo -assessore ha quindi illustrato le tre linee guida che ispireranno l’attività dell’Assessorato alla Cultura e alle Identità della giunta Accorinti: la promozione di un progetto basato su memoria, orgoglio di appartenenza e senso identitario: la volontà di ricucire la frattura tra cittadini e beni comuni (dai beni culturali agli spazi pubblici); l’avvio di dinamiche e circuiti virtuosi .Partendo da queste premesse ,Todesco ha spiegato di voler puntare su sette ambiti principali di intervento e di organizzazione di lavoro: identità, memoria, rete, piazza, ultimi, educazione civica, futuro.

Per ogni ambito sono previsti progetti ad hoc: l’ambito “identità” prevede la creazione di un archivio storico dell’identità di Messina e di uno staff permanente di progettazione per la valorizzazione di Messina e la sua attrattività, grazie anche alla partnership di agenzie educative, università, associazioni, istituzioni pubbliche, istituti di cultura all’estero; l’ambito “memoria” intende puntare sulla costituzione di un archivio orale, di un registro dei tesori umani viventi; di letture pubbliche, biblioteche di quartiere, performances di poesia etc, con il coinvolgimento dell’Università, della Storia Patria, del Gabinetto di Lettura, dell’Archivio Storico, dell’Archivio di Stato, di ‘intellettuali’, anziani, di tesori umani viventi; l’ambito “rete” mira a creare centri sociali di dialogo e partecipazione, biblioteche e scuole di quartiere; forum dei villaggi, avvalendosi dell’aiuto di agenzie educative, ordine dei giornalisti, quartieri, associazioni; l’ambito “piazza” prevede l’organizzazione di feste, festivals, teatro dei pupi, concerti, eventi, gemellaggi con altri centri italiani ed europei grazie anche ad una collaborazione con la Curia arcivescovile, le Confraternite, le associazioni, le compagnie teatrali ed il Teatro Vittorio Emanuele.

Nell’ambito “ultimi” rientra l’istituzione di uno sportello delle etnie e di una festa della cittadinanza , la redazione della carta dei diritti dell’utente ma anche misure meno “originali” e tuttavia sicuramente urgenti e prioritarie come l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di piste carrozzabili. In questo caso, sarà richiesta una collaborazione al mondo del volontariato, alla Caritas (Migrantes) e ad associazioni onlus. Nell’ambito “educazione civica” vedranno la luce i progetti scuola, la giornata della legalità, l’iniziativa “vivimessina” ed il Comune lavorerà in sinergia con l’Ordine dei giornalisti, l’Ordine degli avvocati, le agenzie educative, le biblioteche ed i musei. L’ambito “futuro” punta sulla dismissione dei beni patrimoniali improduttivi, sulla creazione di un circuito fruitivo dei patrimoni locali con one day ticket e sulla non meglio precisata voce “Teatro Pinelli”. In questo caso, Palazzo Zanca si interfaccerà con agenzie educative, mondo del lavoro e della produzione, tour operators, agenzie di viaggio.

L’assessorato guidato da Todesco intende occuparsi inoltre anche delle «realtà artistiche e performative, di qualunque genere (arti figurative, fotografia, attività teatrali, attività musicali, animazione etc) operanti in città».

Tra i programmi in cantiere dell’esponente della giunta Accorinti vi sono: l’avvio di un censimento di tutti gli spazi ed i contenitori posseduti dall’Amministrazione comunale o che potrebbero rientrare nella sua disponibilità , «liberandoli da utilizzazioni improprie improduttive» e mettendoli a disposizione di tutti i soggetti accreditati che ne facessero richiesta per incrementare le attività culturali. Todesco pensa in particolare al Palacultura, all’area fieristica, alla Badiazza, a Santa Maria Alemanna, ai forti ed alle caserme, ai centri sociali, agli edifici scolastici etc; l’istituzione del Centro di Documentazione delle arti Contemporanee (CDAC) , che Todesco sostiene essere stato «abortito dieci anni or sono per insipienza amministrativa e resistenze politiche affaristiche» e definisce «un progetto di grande pregnanza civile per la bonifica e la valorizzazione della zona Falcata».

L’assessore alla cultura pensa inoltre ad un “progetto Cinema” per promuovere Festivals e Rassegne (Parco letterario Horcynus Orca, Ex Irrera a mare; rassegna dei cineasti messinesi) ed anche a progetti di partenariato con la Fiumara d’Arte, al fine di valorizzare la poesia e le performances di strada, «per ingentilire e sprovincializzare la città di Messina».

Oltre all’attività ordinaria, l’Assessorato alla Cultura e alle Identità cercherà di «promuovere e realizzare progetti speciali per il miglioramento dell’attrattività dell’ “angolo di mondo Messina”» . Rientrano tra questi progetti: il Museo Comunale delle Machine Festive (Vara e Giganti); il Museo comunale del Mare e dello Stretto; il Museo dell’Iconografia e della Memoria Fotografica di Messina.

Al fine di attivare tali iniziative, l’assessore Todesco e l’Amministrazione Accorinti tutta sono intenzionati a promuovere la creazione di gruppi di lavoro e staff di progettazione in grado di assicurare gli standard progettuali necessari per consentire l’inserimento di tali progetti nei PO-FESR 2014-2020. In questo modo il Comune di Messina potrebbe investire sulla cultura senza incidere sui propri bilanci. (Danila La Torre)

19 commenti

  1. Scommetto che questo arduo compito
    di sprovincializzare i Messinesi ed impartirgli cultura ed ingentilirli
    spetterà ad Todesco Accorinti ed i 40 +++++++++++++ al comune

    Ou ni voi sentiri chiu !!!!!
    In questi 4 mesi Quello che stiamo vivendo con questi “nuovi”
    che dovevano cambiare tutto è allucinante manco a ZELIG ho riso tanto

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  2. Assessore potrebbe iniziare con due cose semplici semplici

    il Presepe ed l’albero di Natale a Ganzirri, il Pagghiaru a Bordonaro e qualche evento tra Mili e Giampilieri

    Manifestazioni in periferia che potrebbero rinsaldare territorio tradizioni e cittadini

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  3. Credo nelle buone intenzioni di Todesco. E’ una persona perbene

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  4. Mi permetto di suggerire non tanto ” provocatoriamente ” all’assessore Todisco del quale apprezzo l’approccio metodologico e culturale di assoluta eccellenza..di inserire fra i tanti progetti attrattivi museali anche il MUSEO DEI PROGETTI DEL PONTE SULLO STRETTO incluso l’ultimo che secondo i 39 maggiori esperti della comunità scientifica internazionale risulta l’opera fra le più innovative ed avveniristiche partorite da mente umana….ed ancora una mostra dedicata a Daniel Libeskind archistar – artista a cui moltissime città anche italiane hanno dedicato una mostra itinerante. Faccio osservare che Libeskind ha rivolto un appello ai suoi colleghi architetti nostri conterranei affinché collaborassero e lo aiutassero a meglio definire la identità , la storia , siggestione e tradizione dell’area dello stretto. INASCOLTATO E CENSURATO…..così come probabilmente il presente appello.

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  5. L’Archivio di Stato fino a poco tempo fa si trovava in via XXIV Maggio,in locali in affitto,ed è stato portato in via Avellino,benchè già fosse stato completato il Palacultura.Secondo quale logica?Faccio presente che contiene varie pubblicazioni riguardanti la storia della città; in quanti luoghi di deve spostare uno studioso interessato a fare ricerche in questo campo?

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  6. Ma quando verrà istituito quest’ufficio Vara???

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  7. 17i tuoi commenti sono inappropriati credimi. Mi fai pensare ad un invidia molto forte, forse era meglio Calabrò oppure Francantonio? O magari perché non ti sei candidato tu? Forse era meglio!!!!

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  8. BISOGNA FARE I COMPLIMENTI PER LE LODEVOLI INTENZIONI DELL’ASSESSORE, TUTTAVIA MI PERMETTO DIRE CHE IN QUESTA CITTA’ BISOGNA INIZIARE A CAMBIARE SU QUELLO CHE CI CONSENTE DI VIVERE IN UNA REALTA’DETTA CIVILE: TRASPORTI, TRAFFICO, RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI, SVILUPPO ECONOMICO”VERO”, OPERE PUBBLICHE , TEMPO LIBERO ,ACQUA, ECC…COME SI VEDE I PROBLEMI DA RISOLVERE SONO TANTI, SPESSO FRUTTO DI DECENNI DI POLITICA E MODO DI AMMINISTRARE, NON CERTO NELL’INTERESSE DI TUTTI!!! VA CAMBIATO IL MESSINESE NELLA SUA NATURA PERCHE’ SOLO RISPETTANDO GLI ALTRI ED AMANDO LA PROPRIA CITTA’ SI PUO’ CRESCERE NON SOLO DA UN PUNTO DI VISTA SOCIALE ED ECONOMICO, MA ANCHE DA UN PUNTO DI VISTA CULTURALE (CULTURA PER TUTTI) PRIMA IL “PANE” E POI LO SPIRITO…….GRAZIE

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  9. Vedi, il fatto che Calabrò o Genovese o Buzzanca fossero meglio, non è in discussione, ma è un dato di fatto, visto che non sei tanto sveglio voglio aiutarti a capire anche se per te capire è una parola grossa,quindi ti faccio un paragone , se mettiamo caso dovresti obbligatoriamente essere vittima di una rapina ma potresti scegliere a chi farla fare, sceglieresti un rapinatore esperto o un tossico alla prima rapina???

    vedi caro Fredd dalla tua risposta capirò se occorrà più che io sprechi il mio tempo a risponderti in futuro o meno.

    P.S. ti ho già detto l’altra volta che non ho votato mai ne uno ne l’altro ma fra i 3 mali sceglierei il male minore!!!

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  10. caro Fredd Vedi, il fatto che Calabrò o Genovese o Buzzanca fossero meglio, non è in discussione, ma è un dato di fatto, visto che non sei tanto sveglio voglio aiutarti a capire anche se per te capire è una parola grossa,quindi ti faccio un paragone , se mettiamo caso dovresti obbligatoriamente essere vittima di una rapina ma potresti scegliere a chi farla fare, sceglieresti un rapinatore esperto o un tossico alla prima rapina???

    vedi caro Fredd dalla tua risposta capirò se occorrà più che io sprechi il mio tempo a risponderti in futuro o meno.

    P.S. ti ho già detto l’altra volta che non ho votato mai ne uno ne l’altro ma fra i 3 mali sceglierei il male minore!!!

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  11. Mentre tu ridi loro lavorano. Prima nessuno lavorava e noi piangevamo. Ma se per te era meglio prima….

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  12. l’assessore è tornato dalle ferie…..

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  13. MI DI CHE COSA STATE PARLANDOOOOO!
    SIETE SULLA “LUNA”?
    LA GENTE E’ ALLA ESASPERAZIONE.
    SIAMO IN UNA CITTA’ DI ++++++, CON GENTE DI ++++++++++++.
    ALMENO QUELLA CHE SI AGGROVIGLIA NEL NULLA.

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  14. Fammi capire una cosa ma il male minore a cui ti riferisci quale sarebbe? Se la città e arrivata a questo punto la colpa e dei rapinatori esperti. Non è dalla mia risposta che potrai capire se un domani avrai ancora il piacere di commentare i miei post, ma ho già capito abbondantemente quel che è il tuo modo di comprendere e analizzare il modo migliore x scegliere le persone da cui essere amministrati. La tua metafora prettamente da Italioto dice tutto……. Ed il solo fatto che la tua scenetta è stata fondata su un latrocinio fa pensare a lungo …….. Comunque se per caso stanotte dalla tua anima dovesse fuggire la tua indole da Italioto……. Saremo felici di ascoltare qualcosa di intelligente x questa città ……. È magari andando a ritroso potresti farci sapere anke qual è stata l amministrazione che più ti ha fatto godere mentre ci prendevano x i fondelli.
    A ben risentirci….

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  15. A parte il fatto che il “se” vuole il congiuntivo e quindi “se dovessi” e non, se dovresti… tuttavia CONCORDO con la domanda

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  16. POR-FESR.. PO-FESR:

    Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.
    I giornalisti (e le giornaliste) spesso invece cucinano anche senza le pentole e senza i fornelli…..

    E’ l’acronimo di Programma Operativo Regionale (POR), del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

    Si da il caso che “nuddu nasci ‘nparatu (o ‘nzignatu)”

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  17. L’assessore alla cultura.. Todesco, nell’ottica del nuovo stile del comune di Messina.., (NON) può farsi carico delle problematiche della città….o può (NON) farsi carico delle problematiche della città?
    Siamo ancora fermi all’identità UN ASSESSORE= UN COMPARTIMENTO STAGNO?

    Si, “faremo” “diremo” “metteremo in sinergia” “istituiremo” e altre velleità antropologiche in salsa messinese.

    Ma poi, questo discorso metatecnico .. lo ha ricopiato da qualche discorso degli anni novanta di qualche analogo assessore?

    Non mi interesssa sapere a cosa si interfaccerà palazzo Zanca, ma a cosa si interfaccia questo assessore così per..bene da risultare non solo per..lana ma anche per tutto lo sporco impossibile.

    Ed ancora una volta mi chiedo.. ma questi assessori antropomorficamente “risparmiosi” del comune di Messina.. ma lo sanno che i soldi della regione sono anche soldi nostri?
    Gli sprechi e le “castronerie” perpetrate con questi soldi magari non ricadono sul loro bilancio comunale, ma ricadono ugualmente sul nostro bilancio.

    La ciliegina del PO-FESR [Programma Operativo Regionale (POR), del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)] dimostra ancora una volta che quando la mancanza di serietà si sposa con la furberia un po’ cialtrona.. altro che “Zelig”.. : qui siamo al PRESSAPPOCHISMO SITUAZIONISTA

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  18. MessineseAttento 13 Settembre 2013 20:28

    Ma ancora date credito a questo, con le xxxxxxx che scrive, accompagnate da puntuali strafalcioni grammaticali, è diventato una macchietta. Trattatelo come tale.

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  19. Le Cose intelligenti da fare sono tante
    Ma l’unica a mio parere , che non è solo intelligente ma è onesta
    Realistica e costruttiva, Dichiarare il Dissesto !!!
    e ripartire dalle macerie però questa volta grazie alla legge senza nessuno
    di questi politicanti Messinesi ne nuovi ne vecchi ma con persone nuove .
    È inutile questa lunga agonia voluta dai politicanti Messinesi di cui tutti noi sappiamo i nomi
    o dei signori Massoni o di alcune famiglie economicamente importanti di questa città che magari
    non hanno un ruolo attivo nella politica cittadina ma hanno uno o più pupi piazzati in consiglio.
    Ecco perché ti dico tutti a casa col dissesto vedi la legge dice che questi benefattori che hanno affossato Messina che sono stati negli ultimi 10anni consiglieri assessori sindaci ecc.. Al comune alla provincia al quartiere saranno spazzati via dalle scelte politiche Messinesi.
    Mentre oggi anche se non ci sono loro in prima persona hanno li i loro xxxxxxxxxx gente che senza loro ed i loro soldi dietro le spalle non prenderebbe un voto come Amata, Barrile, Amadeo, De Leo, Burrascano, Trischitta, Faranda , Crisafi, Carreri, ecc…..
    Ma gente come voi non lo capirà mai e passa la vita a sperare e sperare nella buona sorte ,
    Spetta e spera!!!!

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