Per intervenire bloccando il transito bisognerebbe trovare alternative viarie in una zona già congestionata. Mondello intanto assicura che l'iter proce
MESSINA – Il ponte di Mili Marina, su cui ogni giorno transitano centinaia di abitanti della zona sud di Messina (ma non solo) versa in condizioni di “degrado importante”. Se n’è tornato a parlare in consiglio comunale su richiesta della capogruppo della Lega Giulia Restuccia, che ha ripescato una interrogazione riguardante la segnaletica precedentemente caduta (nella foto) e proprio recentemente ripristinata. Ciò che resta, invece, è la condizione atavica in cui versa la struttura, con calcinacci in bella vista e un rischio quotidiano per chi lo oltrepassa in auto, in moto, in bici o a piedi.
Restuccia: “Iniziamo i lavori prima che qualcuno si faccia male”
Giulia Restuccia ha esordito richiedendo la presenza delle municipalità e poi ha ricordato di aver protocollato l’interrogazione sullo stato pericolante del ponte Ortera, “il cui transito è dimezzato dal 2016. Un anno fa, nel gennaio 2023, ho segnalato la segnaletica pericolante per alcune barre di ferro, ma ero certa che in pochi mesi che la situazione di pericolosità del ponte si sarebbe risolta in pochi mesi. Pensavo che i lavori sarebbero iniziati dopo la rivisitazione del Masterplan da parte dell’amministrazione, con cui era stato selezionato il ponte per la ristrutturazione. Nel 2024 i lavori non sono nemmeno iniziati. La segnaletica è stata sistemata poche settimane fa, dopo una mia nuova interrogazione, ma il ponte resta pericolante. Lì tanti cittadini lo usano quotidianamente, cosa dobbiamo dire loro? L’amministrazione chiuda il ponte il prima possibile per iniziare i lavori, prima che qualcuno si faccia male”.
La risposta di Mondello
Mondello ha risposto: “Stasera mi trovo in fortissimo imbarazzo, ma se le domande sono fatte male e rivolte alle persone sbagliate non avrà risposte mai. Ha detto che l’interrogazione l’ha ripresentata due settimane fa e la segnaletica è stata sistemata, sa perché? Perché è arrivata nell’ufficio giusto, quello mio. Le posso assicurare che tutto quello che arriva da me viene smistato, nel bene o nel male, e se una cosa non si può fare lo dico tranquillamente. In questo caso, sulla segnaletica, si è già risposta”. Poi il vicesindaco ha proseguito: “Relativamente al Masterplan, come più volte ho detto, i finanziamenti devono essere sostanziati da progetti. Il Masterplan proveniva dall’amministrazione precedente a quella dell’ex sindaco De Luca. Sul ponte non era mai stato presentato un progetto, queste attività necessitano una tempistica specifica in base alla complessità. Quando bisogna recuperare un manufatto già esistente diventa ancora più complesso a causa della fase diagnostica che precede il recupero. Per quanto riguarda il ponte, ora è stata completata questa fase di conoscenza e questo ci consente di inserirlo nelle nuove programmazioni economiche. La scheda è stata redatta e le assicuro che completata la frase progettuale, cioè la cosa più complessa, procederemo. Il ponte è in uno stato di degrado importante e inoltre intervenire significa sospendere del tutto il transito, vanno trovate alternative in una zona già mobilitata di suo a causa della morfologia”.
