Adamo: Commissione speciale d’inchiesta sui rifiuti e sconti sulla Tares

Operazione verità sui rifiuti e lanciare concretamente la raccolta differenziata. Sono queste le due proposte di Piero Adamo, consigliere comunale di Siamo Messina. La prima, volta a fare chiarezza sulla gestione dei rifiuti e sull’accumulo dei debiti grazie all’istituzione di una commissione consiliare d’inchiesta speciale, è stata prontamente accolta dal Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile; la seconda, che sollecita sgravi fiscali sulla Tares proporzionali alla quantità di spazzatura differenziata da ogni cittadino, è stata offerta all’assessore all’Ambiente e Rifiuti, Daniele Ialacqua.

Tutto questo nel corso della seduta di pre-Ferragosto del Civico Consesso, la prima che ha discusso la delibera Ato3 riguardante il riconoscimento dei crediti che la partecipata vanta dal Comune come debiti fuori bilancio nell’arco di tempo compreso tra il 2007 e il 2012 e il conseguente accesso al fondo di rotazione regionale per colmare i debiti grazie alle somme che Palermo invierebbe nei prossimi tre anni, da restituire dilazionate in dieci. Alla seduta del 14 è seguita quella del 22, che ha visto il ritiro della delibera da parte del vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino, per lavorare sulle criticità segnalate dalla commissione Bilancio e per inserire le richieste espresse dal consiglio. Continuare ad emendare l’atto, secondo i membri della giunta comunale, avrebbe richiesto un tempo maggiore di ripresentarla ex novo. La nuova versione, riveduta e corretta, dovrebbe essere pronta già mercoledì e ai primi di settembre nuovamente discussa in aula. Mentre TirrenoAmbiente minaccia di chiudere i cancelli della discarica di Mazzarà Sant’Andrea a causa della morosità di Palazzo Zanca e imperversano le trattative – la giunta è riuscita a strappare un paio di giorni all’ultimatum del presidente di TirrenoAmbiente, Antonello Crisafulli – resta, al di là dell’emergenza, il problema di un sistema troppo costoso e il sospetto di debiti eccessivi.

“Ho proposto a nome di Siamo Messina, ma anche del PDL – spiega Piero Adamo – l’istituzione di una commissione speciale d’inchiesta sui rifiuti per comprendere cosa sia successo in termini di gestione e come si sia arrivati ad un costo così alto – il sistema rifiuti a Messina costa, infatti, oltre 40 milioni – e alla formazione di simili debiti. Penso sia prioritario, oltre a trovare una soluzione tampone per l’attuale emergenza, fare chiarezza”. Qualche anno fa, era il 2009, una proposta simile era stata inviata all’Assemblea Regionale dalla sede dell’Unesco di Milazzo il cui segretario Giovanni Petrungaro, chiedeva chiarezza “sull'accumulo dei debiti da parte di alcuni Ato, sul rapporto con le amministrazioni comunali, fino alla gestione dell’intero sistema rifiuti in Sicilia”. Come dire, sul fronte rifiuti i conti proprio non tornano. In ogni modo, una Commissione Speciale si può formare quando viene presa in carico dal presidente del Consiglio o in seguito alla sottoscrizione da parte di un determinato numero di consiglieri. Già nella seduta consiliare del 14 Agosto il presidente Emilia Barrile ha accolto formalmente la proposta, impegnandosi, tra l’altro, ad organizzare la commissione iniziando a sottoporre l’idea alla prossima riunione dei capigruppo.

La soluzione dell’emergenza rifiuti ormai praticamente perenne per la nostra città, passa, però, soprattutto dall’istituzione d’un efficiente sistema di raccolta differenziata. Attualmente Messina è l’ultima città d’Italia, riuscendo a differenziare solo il 6% dei rifiuti che produce. Nonostante la presenza degli appositi cassonetti e delle isole ecologiche, l’ostacolo più grande, su questo fronte, è la mentalità dei messinesi. In attesa del cambio culturale più volte auspicato dalla giunta – sindaco Accorinti in testa – Piero Adamo propone metodi di persuasione più concreti ed immediati. Anche quest’idea prende vita nel corso della seduta consiliare del 14 agosto: “C’era l’assessore Ialacqua – racconta il consigliere di Siamo Messina – che faceva riferimento a progetti di raccolta differenziata e alla possibilità di produrre energia con i rifiuti, senza accennare, però, a come realizzare concretamente tutti quei bei progetti. Parlare di differenziata ed energia pulita così è come parlare della pace nel mondo: siamo tutti d’accordo ma resta un’astrazione. A prescindere da tutto bisogna innescare un meccanismo virtuoso che parta dalla stessa casa di ogni cittadino”. La soluzione è semplice quanto efficace: fare sconti a chi differenzia. Essendo la Tares, tra l’altro, una tassa che già si annuncia salata per le tasche dei cittadini, è facile pensare che nessuno disdegnerà uno sconto. “Se so di poter avere un risparmio in proporzione a ciò che consegno alle isole ecologiche mi applicherò subito per ottenerlo”, commenta Adamo, che esorta l’amministrazione ad attuare immediatamente il provvedimento. Purtroppo i cambiamenti culturali, si sa, seguono vie più lunghe. I vantaggi economici hanno, viceversa, risposte più immediate. L’una cosa non esclude l’altra. Anzi, la seconda può essere un buon trampolino di lancio per la prima.