Anche quest'anno l'Anci aiuta i Comuni a potenziare la raccolta RAEE, Adamo scrive a Ialacqua

Anche quest’anno l’Anci aiuta i Comuni a potenziare la raccolta RAEE, Adamo scrive a Ialacqua

Anche quest’anno l’Anci aiuta i Comuni a potenziare la raccolta RAEE, Adamo scrive a Ialacqua

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mercoledì 25 Novembre 2015 - 12:07

Già lo scorso anno il consigliere comunale aveva informato il Comune di questa opportunità che l'Anci replica anche quest'anno mettendo a disposizione somme per potenziare e migliorare i centri di raccolta. Per partecipare al bando il Comune dovrà presentare domanda entro il 20 gennaio.

Un’opportunità che si rinnova e che sarebbe un peccato sprecare. Si tratta della possibilità di potenziare i centri di raccolta per il settore dei rifiuti elettrici ed elettronici, i cosiddetti RAEE, grazie ad un progetto dell’Anci che torna anche quest’anno per aiutare i Comuni ad investire nella raccolta differenziata. Il bando scade il prossimo 20 gennaio 2016, quindi sarà necessario presentare domanda entro quella data per poter partecipare. E’ per questo che il consigliere comunale Piero Adamo torna a scrivere al sindaco Accorinti, all’assessore Daniele Ialacqua e al liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò per segnalare, come aveva già fatto l’anno scorso, questa iniziativa da non farsi scappare.

“Il nuovo bando, alimentato dal Fondo dispone di una somma pari a € 983.464,78 e si articola in tre “Misure”: oltre che per interventi già ultimati o non ancora realizzati i Comuni potranno infatti presentare la domanda anche per richiedere i contributi per la realizzazione di sistemi per la raccolta continuativa dei RAEE domestici sul territorio” spiega Adamo che fornisce poi tutti i dettagli tecnici per aderire al bando.

Le domande di ammissione al contributo dovranno essere predisposte e trasmesse esclusivamente online entro il 20 gennaio 2016, compilando l’apposito “Modello di Domanda” disponibile nell’area riservata ai Sottoscrittori del portale del CdC RAEE (www.cdcraee.it) e fornendo – ugualmente mediante l’applicativo online – la ulteriore documentazione prevista. Adesso tocca a Messinambiente e al Comune fare la propria parte.

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