Raddoppio Messina - Catania, l'iter infinito. Ok al progetto definitivo

Raddoppio Messina – Catania, l’iter infinito. Ok al progetto definitivo

Redazione

Raddoppio Messina – Catania, l’iter infinito. Ok al progetto definitivo

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giovedì 10 Settembre 2020 - 09:47

E il viceministro Cancelleri ripete le parole del mese scorso

Il commissario e amministratore delegato di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), Maurizio Gentile, ieri ha approvato il progetto definitivo del raddoppio della tratta ferroviaria Giampilieri-Fiumefreddo, che completa la linea tra Messina e Catania.

Il progetto approvato, del valore di 2 miliardi e 300 milioni di euro, prevede il raddoppio della linea ferroviaria tra Giampilieri e Fiumefreddo (lunga circa 42 km di cui l’85% in galleria) e la realizzazione delle nuove fermate di Fiumefreddo, Sant’Alessio-Santa Teresa, Alcantara, Taormina, Nizza-Alì e Itala-Scaletta.

“Con l’approvazione definitiva del progetto da parte del Commissario – dichiara il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri – si può finalmente partire con la gara d’appalto per i lavori del raddoppio ferroviario della tratta Messina-Catania. Siamo alle battute finali, dopo avere superato i numerosi ostacoli burocratici che bloccavano l’opera – continua il viceministro –, è sempre più vicino il via libera ad un’opera fondamentale e strategica per tutto il territorio siciliano, sia in termini economici che occupazionali. Si stima, infatti, che oltre alla spinta economica che coinvolgerà tutto l’indotto per la realizzazione dell’opera, si avranno circa 1.500 nuovi posti di lavoro; un’ottima prospettiva per una terra come la nostra. Se pensiamo che questo è solo il primo tratto del corridoio Berlino–Palermo, che in Sicilia va da Messina fino al capoluogo di regione (e che per la tratta Messina – Palermo non c’è neanche un progetto, ndr), per un importo di circa 9 miliardi di euro complessivi, potete immaginare quali opportunità economiche e occupazionali si annunciano. Per questo Governo l’Italia riparte se il Sud vola e questo è possibile accelerando opere ferme da decenni e sfruttando soprattutto la grande spinta del Recovery fund. La vera grande sfida – conclude il viceministro Cancelleri – è azzerare il gap infrastrutturale tra territori come quello siciliano e il resto del Paese”.

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