Reggio. Aeroporto dello Stretto, Versace chiama in causa Regione e Sacal

Reggio. Aeroporto dello Stretto, Versace chiama in causa Regione e Sacal

elisabetta marciano

Reggio. Aeroporto dello Stretto, Versace chiama in causa Regione e Sacal

sabato 10 Giugno 2023 - 06:33

Il sindaco facente funzioni interviene sul futuro dell'infrastruttura reggina, chiedendo alle autorità regionali una dimostrazione concreta di interesse

REGGIO CALABRIA – «A leggere recenti dichiarazioni dell’Ad di Sacal, Marco Franchini, c’è davvero da stare poco sereni per la coltre d’inquietudine che, quelle parole, fanno calare sulle sorti dell’Aeroporto dello Stretto». E’ quanto afferma in una nota il sindaco facente funzioni della Città metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace.

Le dichiarazioni

«Il manager nominato dal Governatore Roberto Occhiuto – afferma Versace – sostiene che lo scalo reggino stenti a decollare per colpe indipendenti dalla volontà di Sacal e della Regione, ma piuttosto per tutta una serie di circostanze che riguarderebbero l’amministrazione della città. Anzi, quando spiega che l’aerostazione perde 2 milioni di euro l’anno e la Regione, pur di non continuare a rimetterli ogni anno, ha la necessità vitale di far funzionare lo scalo, ammette velatamente che Catanzaro, prima o poi, per responsabilità non sue, sarà costretta a prendere provvedimenti drastici di fronte a quello che viene raccontato come una sorta fallimento annunciato.

Le problematiche

E’ evidente che dal giorno di partecipazione al Bando per l’ottenimento della Concessione, la Sacal era a conoscenza della situazione dello scalo: sapeva dei problemi limitativi, dei Notam, e sapeva anche che, pur insistendo le medesime criticità, la Sogas era riuscita a raggiungere i 608.000 passeggeri contro gli attuali 202.000 del 2022 di Sacal! Non è consentito a Franchini scaricare responsabilità per le macerie della Sogas in quanto anche la Sogas come la Sacal accumulava annualmente una perdita strutturale di 2 milioni. Ma tali “perdite” non sono state in alcun modo assorbite da Sacal che è invece partita da zero, senza alcun debito. Altrimenti sarebbe ingiustificata la procedura fallimentare appena accennata”.

Le domande

“Ciò che non accettiamo quindi – afferma Versace – è che Franchini sembra mettere le mani avanti rispetto ad un possibile disastro quasi già annunciato, tentando un incredibile quanto insensato scarica barile. Ma di chi è la competenza sull’Aeroporto “Tito Minniti” se non di Sacal e del suo socio di maggioranza Regione Calabria? Chi, se non Sacal, prima con De Felice, poi con De Metrio, ed oggi con Franchini, per lunghi anni si è sperticata insieme alla politica regionale e nazionale in annunci, progetti, programmi di rilancio che, fino al momento, sono rimasti soltanto una fabbrica di promesse e belle intenzioni?».

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