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Reggio Calabria. Piromalli e Calabrese “ripensano” il teatro in tempo di Covid

I luoghi della cultura sono stati i primi a chiudere e sembra non voler finire più questa “mattanza” ai danni dell’arte. Ovunque, in Italia, si sono levate proteste e urla contro un danno umano ed economico che non si arresta. Nonostante alcune misure del governo che hanno sostenuto in qualche modo il settore, il danno calcolato fino ad oggi è enorme per le imprese e per l’economia del settore che, comunque, è una grossa fetta dell’economia italiana.

Reinventarsi

Anche a Reggio Calabria si avverte il “trauma” della chiusura, ma l’arte è genio e per questo è capace di adattarsi e reinventarsi. Peppe Piromalli, artista e manager del teatro insieme a Gennaro Calabrese, artista, attore e imitatore di fama nazionale provano a farlo.

Nuovi progetti

Siamo lavorando ad un progetto nuovo per il web, resistiamo e risorgiamo così. Un progetto che reinventa il teatro e che ci permette di non vanificare gli sforzi fatti fino ad ora” – interviene Piromalli. Naturalmente, il teatro on line non è teatro, ma è un modo attivo, un modo resiliente per non “morire”. Una militanza, una resistenza digitale che si leva ovunque e che cerca di tenere vive le funzioni culturali e sociali di questo luogo sacro.

Nuovi modi

Riuscire a conciliare il diritto alla salute con il diritto al lavoro non credo sia impresa facile. L’unico modo che abbiamo è rispettare le prescrizioni per non vanificare questo periodo di sacrifici – incalza e conclude Calabrese da artista dico che non si vive di solo pane. Il problema non è solo il ristoro economico, ma si muore dentro se non si esprime quello che il nostro lavoro richiede quindi proviamo a stringere i denti cercando, nel contempo, altri modi per tenere compagnia.”