Reggio. Fermato anche il direttore operativo della Multiservizi, partecipata del Comune. In questura sputi contro giornalisti e forze dell'ordine

Reggio. Fermato anche il direttore operativo della Multiservizi, partecipata del Comune. In questura sputi contro giornalisti e forze dell’ordine

Reggio. Fermato anche il direttore operativo della Multiservizi, partecipata del Comune. In questura sputi contro giornalisti e forze dell’ordine

martedì 05 Aprile 2011 - 10:26

Si tratta dell'imprenditore Giuseppe Rechichi. Uno dei fermati si è scagliato contro i presenti: -Siete dei bastardi-. La polizia ha dovuto arginare anche la reazione dei familiari dei coinvolti

Il direttore operativo della Multiservizi Spa, azienda a maggioranza pubblica, Giuseppe Rechichi, è tra le persone sottoposte a fermo stamani dalla polizia nell’ambito dell’operazione ‘Archi’ contro le cosche Tegano e De Stefano di Reggio Calabria. Rechichi, che è un imprenditore e fa parte della cordata dei privati che hanno il 49% della Multiservizi (il 51% appartiene al comune), è accusato di associazione mafiosa perchè ritenuto il referente del clan Tegano. Nell’inchiesta, hanno riferito gli investigatori, non è coinvolto il Comune di Reggio Calabria.

La Multiservizi è la società costituita tra il Comune e la Gestione servizi territoriali srl, per assumere la gestione dei servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, igiene, pulizia, sicurezza e delle altre attività ausiliarie dei beni demaniali e del patrimonio immobiliare del Comune e di altri soggetti sia pubblici che privati.

Intanto in Questura si sono vissuti momenti di tensione questa mattina quando sono usciti i fermati nell’operazione ‘Archi’ condotta dalla squadra mobile e dallo Sco nella zona Nord della citta’. Uno dei fermati si è scagliato contro i giornalisti sputando e gridando -bastardi-. Moltissimi i familiari che hanno atteso l’uscita dei congiunti colpiti dal provvedimento di fermo emesso dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Alla partenza delle auto un cordone di poliziotti ha dovuto arginare le loro reazioni. Anche dal pubblico si sono levati cori di protesta contro le forze dell’ordine.

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