Politica

Reggio / MetroCity, dov’è la minoranza? Unanimità su tutto

REGGIO CALABRIA – Tutti insieme appassionatamente, maggioranza e opposizione. L’intero parco dei 12 punti all’ordine del giorno del Consiglio metropolitano di Reggio Calabria passa in blocco all’unanimità. Traccia “vera” di minoranza praticamente non s’è trovata, considerando che l’approvazione è arrivata a voti unanimi persino sull’avanzo di bilancio.

Spiegherà poi il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Alvaro e sindaco di Scido Peppe Zampogna che «quando s’impegnano somme per la formazione professionale o per la mitigazione del rischio idrogeologico, alla fine sono poste messe in bilancio nell’interesse di tutta la collettività», pur precisando nel suo intervento che sarebbe importante che la minoranza fosse coinvolta prima dell’adozione delle scelte.

Il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà

Una coralità molto apprezzata dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, che l’ha sottolineata quale sintomo di «maturità delle forze politiche presenti in Consiglio», ben pronte a dare «buona prova d’unità e compattezza».

Restano i punti-chiave di questa seduta consiliare, non certo sterminata (i primi 9 provvedimenti sono stati licenziati senza discussione di sorta nel giro di pochissimi minuti). Cioè le misure in tema di ciclo dei rifiuti esposte dal consigliere delegato all’Ambiente Salvatore Fuda – che è anche sindaco di Gioiosa Jonica – e gli interventi ricollegabili alla destinazione dell’avanzo di bilancio 2020.

Peppe Ranuccio, metroconsigliere
delegato al Bilancio

Questi ultimi, spiega il consigliere delegato al Bilancio e primo cittadino di Palmi Peppe Ranuccio, 1 milione e 200mila euro per la viabilità (che si aggiungono ai 3 milioni già stanziati con la manovra finanziaria ordinaria della MetroCity), mezzo milione per la pulizia dei torrenti finalizzata alla mitigazione del rischio idrogeologico.

Somme cui vanno ad aggiungersi – come chiarito da Fuda – 150mila euro per interventi-chiave di salvaguardia delle coste a Bocale, Pellaro e Bova sul lato jonico e, sul versante tirrenico del Reggino, lungo la Costa Viola.

“Strategici” gli ulteriori 50mila euro stanziati per l’edilizia scolastica, che coinvolgeranno numerosi istituti (dall’Istituto di Scienze umane “Gullì” di Reggio al “Fermi di Villa San Giovanni”, dal “Gemelli Careri” di Taurianova al Convitto “Campanella” e al “Righi” nuovamente nel capoluogo di provincia). Come scandito in una sequenza d’interventi dal consigliere delegato Carmelo Versace, non certo il primo e neanche l’ultimo dei provvedimenti in questa direzione, volti alla sicurezza, al benessere e a una più qualificante attuazione del diritto allo studio per i giovani alunni del Reggino.

Uno scatto del Consiglio metropolitano odierno

Altri 150mila euro, è emerso durante la discussione, finanzieranno l’edilizia sportiva sul territorio. E con quasi un milione di euro verrà garantita la ristrutturazione di Palazzo Alvaro – al cui interno più volte, negli ultimi anni, erano caduti calcinacci, parti d’arredi e pezzi di soffitto, al punto da determinare la chiusura temporanea di alcune sale – e l’efficientamento energetico dello stabile che ospita la MetroCity. Ma, come precisato da Ranuccio, «queste somme rappresentano solo una prima tranche; altri interventi seguiranno per preservare questo patrimonio culturale e istituzionale del nostro territorio».

Per parte sua, il consigliere delegato Peppe Marino ha puntualizzato nello specifico la rilevanza degli interventi in tema di formazione professionale (posta da circa 100mila euro), con particolare rilievo per le nuove figure professionali legate alla meccatronica e all’impetuoso avvento delle auto ibride a energia elettrica e la formazione di potatori e altri operatori qualificati molto richiesti, in questa fase, dal comparto agricolo.

Quanto al versante rifiuti, l’Assemblea ha avallato, «nelle more dell’approvazione del Piano d’àmbito», l’avvio delle procedure di gara per l’affidamento degli impianti di Siderno e Gioia Tauro, dopo una lunga serie di proroghe che dura da anni e ne penalizza la gestione, ma pure – come esposto da Salvatore Fuda nel suo intervento – per attivare impianti di servizio per lo smaltimento dei rifiuti organici.

L’intervento di Salvatore Fuda
consigliere delegato all’Ambiente

Non mancano però le note dolenti, che attengono al profilo squisitamente finanziario. Nel 2020 i Comuni avrebbero dovuto versare all’Ato (l’Ambito territoriale ottimale, che tiene i rapporti coi gestori degli impianti) 24 milioni di euro: se ne sono incassati solamente 14.
Un andazzo antico… «Se gli Enti locali non rientreranno tempestivamente, versando il dovuto – ha ammonito il consigliere delegato Fuda –, si andrà rapidamente verso la non sostenibilità economica del servizio».