Reggio. Omicidio giudice Scopelliti, salgono a 20 gli indagati I NOMI

Reggio. Omicidio giudice Scopelliti, salgono a 20 gli indagati I NOMI

Redazione

Reggio. Omicidio giudice Scopelliti, salgono a 20 gli indagati I NOMI

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mercoledì 21 Maggio 2025 - 08:13

Sono indagati anche altri esponenti di primi piano della 'ndrangheta della provincia di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – E’ salito a 20 il numero degli indagati per l’omicidio del giudice Antonino Scopelliti. Oltre ai primi 17 ai quali fu notificato l’avviso di garanzia nel 2019 quando la Dda di Reggio Calabria aveva ritrovato il fucile grazie alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Maurizio Avola, sono indagati adesso anche altri esponenti di primi piano della ‘ndrangheta della provincia reggina Pasquale Condello, Giuseppe De Stefano, Giuseppe Morabito, Luigi Mancuso, Giuseppe Zito ed il boss delle cosche “milanesi” Franco Coco Trovato.

I nuovi nomi sono contenuti nel decreto di perquisizione eseguito nelle settimane scorse dalla Squadra mobile a Messina. Tra i nomi indicati nel documento, che anche quello del boss catanese Nitto Santapaola nei confronti del quale, però, “non si può procedere perché già assolto per l’omicidio Scopelliti”.
Nell’inchiesta risultano indagati anche alcuni boss che nel frattempo sono deceduti, Matteo Messina Denaro, Giovanni Tegano e Francesco Romeo.

Nel provvedimento, firmato dal procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo e dal sostituto della Dda Sara Parezzan, c’è ancora Matteo Messina Denaro che, stando alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Maurizio Avola, avrebbe partecipato alla fase esecutiva del delitto che sarebbe stato deciso “nel corso di una riunione svoltasi a Trapani nella primavera del 1991”.

Secondo i pm, “il mandato omicidiario proveniva direttamente da Totò Riina” che ha incaricato Messina Denaro il quale, a sua volta, “riceveva le informazioni operative relative alle abitudini di vita del magistrato da Salvo Lima”, l’europarlamentare della Dc ucciso in un agguato a Palermo il 12 marzo 1992.
Il boss di Castelvetrano, infine, stando alla ricostruzione della Procura, avrebbe curato “i contatti con un informatore locale rimasto ignoto che avvisava il gruppo incaricato dell’omicidio in ordine agli spostamenti del magistrato”.

I NOMI

Maurizio Avola, nato il 28 luglio 1961 a Catania

Santo Araniti, nato il 25 aprile 1947 a Reggio Calabria

Pasquale Bertuca, nato il 18 novembre 1957 a Villa San Giovanni

Vincenzo Bertuca, nato il 1° ottobre 1950 a Villa San Giovanni

Pasquale Condello, nato il 24 settembre 1950 a Reggio Calabria

Marcello D’Agata, nato il 13 novembre 1948 a Catania

Giorgio De Stefano, nato il 27 novembre 1948 a Reggio Calabria

Giuseppe De Stefano, nato il 1° dicembre 1969 a Reggio Calabria

Aldo Ercolano, nato il 14 novembre 1960 a Catania

Eugenio Galea, nato l’8 giugno 1944 a Catania

Luigi Mancuso, nato il 16 marzo 1954 a Limbadi

Luigi Molinetti, nato il 10 febbraio 1964 a Reggio Calabria

Giuseppe Morabito, nato il 15 agosto 1934 ad Africo

Antonino Pesce, nato il 16 marzo 1953 a Rosarno

Giuseppe Piromalli, nato il 4 gennaio 1945 a Gioia Tauro

Vincenzo Salvatore Santapaola, nato il 2 giugno 1969 a Catania

Pasquale Tegano, nato il 14 gennaio 1955 a Reggio Calabria

Franco Trovato, nato il 2 maggio 1947 a Marcedusa

Giuseppe Zito, nato il 27 agosto 1938 a Fiumara

Vincenzo Zito, nato il 1° dicembre 1958 a Fiumara
   

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