Politica

Reggio, post-“Miramare” / Dimissioni, nel centrodestra tutti hanno firmato

REGGIO CALABRIA – Dal notaio Stefano Poeta, sì. Ma tutti i consiglieri comunali del centrodestra hanno firmato le proprie dimissioni.

Alla fine ha vinto la linea del lealismo; oppure: la “pista” tracciata per prima dalla Lega; oppure: la consapevolezza piena che anche a esser tutt’e dieci a firmare dal notaio, nel centrodestra, ce ne vuole già solo per arrivare a tutta l’opposizione. Infatti Saverio Pazzano (La Strada) e Filomena Iatì (Impegno e identità) hanno già fatto sapere d’esser prontissimi a firmare le dimissioni, ma quelle “vere”, dalla segretaria generale Maria Riva, e solo se ce ne saranno almeno 17 in blocco… Obiettivo: far sciogliere il Consiglio comunale.

…E comunque, già essere dieci per il centrodestra è materialmente impossibile.
La mini-impresa di fatto non è possibile perché la decima firma, quella del secondo consigliere comunale di Coraggio Italia (oltre Massimo Ripepi), non può arrivare dall’ex vicesindaco Saverio Anghelone in quanto sospeso dopo la condanna per il “processo Miramare”; epperò non può arrivare neanche da Gianluca Califano – ammesso che ne fosse intenzionato… -, perché non ancora formalmente in carica avvicendando Anghelone.

A questo punto, per il magic number che comporterebbe lo scioglimento dell’Ente, il commissariamento e il pronto ritorno alle urne mancano …8 firme. Tantissime, anche perché riuscire a trovare altri otto firmatari equivarrebbe a trovarne almeno 6 di maggioranza.
Praticamente, l’intero gruppo consiliare del Partito democratico.