Reggio, saldi al via il 2 luglio: Confcommercio punta su turismo, caldo e post-pandemia

Reggio, saldi al via il 2 luglio: Confcommercio punta su turismo, caldo e post-pandemia

Redazione

Reggio, saldi al via il 2 luglio: Confcommercio punta su turismo, caldo e post-pandemia

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mercoledì 29 Giugno 2022 - 17:00

Il mini-decalogo dell'associazione rappresentativa degli esercenti: discrezionale la prova dei capi, composizione del prezzo da indicare in modo chiaro

REGGIO CALABRIA – I saldi estivi prenderanno il via sabato 2 luglio e dureranno 60 giorni, fino al prossimo 30 agosto. Questa la data fissata dalla Regione Calabria già da dicembre scorso (DGR n.553/2021) per l’inizio dell’appuntamento che interessa oltre 145 mila famiglie a Reggio Calabria e provincia.

Caldo e post-pandemia fanno ben sperare

«La scelta della data d’inizio saldi è frutto della deliberazione della Conferenza Stato-Regioni alla quale la Calabria s’è strettamente attenuta – commenta il Presidente di Confcommercio e di Federmoda Reggio Calabria Lorenzo Labate – ed è stata adottata con l’obiettivo di mantenere una data unica dei saldi al primo sabato di luglio al fine di riequilibrare un mercato condizionato dai lockdown e di evitare ulteriori confusioni tanto ai consumatori quanto agli operatori del dettaglio moda. Una data che per noi, dalle sensazioni raccolte da molti colleghi, è prematura, ma sulla quale purtroppo, per scelta della Regione, non abbiamo potuto incidere e che, in realtà, è in linea con quanto stabilito negli ultimi anni.

Al di là del momento dell’inizio, abbiamo buone attese per i saldi estivi in ragione del caldo di questi giorni e di un ritorno al periodo pre-pandemia nelle abitudini di vita che dovrebbe spingere gli acquisti. Esiste sempre, purtroppo, l’incognita sulle possibilità di spesa delle famiglie legata al caro-bollette ed ai nuovi aumenti delle materie prime prospettati per l’autunno».

«Confidiamo in un parziale risanamento dei bilanci»

Secondo i dati nazionali lo scontrino medio dovrebbe essere un po’ più alto dello scorso anno, quando è stato di 180 euro a famiglia, perché si sono moltiplicate le occasioni d’incontro e di socialità che invitano a rinnovare il proprio guardaroba. 
«Tra i clienti c’è già stato in questi mesi interesse per gli acquisti di capi da cerimonia e ci auguriamo si prosegua su questa scia. La voglia di vacanze, poi, andrà probabilmente ad orientare gli acquisti su capi per il tempo libero, con calzature o tessuti freschi e leggeri. La moda viene da anni difficili, segnati dal calo dei consumi, e nonostante tutto è uno dei pochi settori dove non si sono registrati aumenti. I commercianti hanno visto scendere in maniera importante i loro ricavi: speriamo che il periodo di saldi rappresenti per tutti noi un modo per riequilibrare seppure parzialmente i bilanci». 

Del resto, argomenta il presidente Labate, in città «si vedono più turisti e questo è l’elemento più positivo considerato che il 50° del ritrovamento dei Bronzi rappresenta in sé un attrattore. Indipendentemente da altre iniziative che verranno decise ad altri livelli, raccogliendo uno stimolo che proviene direttamente dai commercianti, con l’obiettivo di creare rete ed un reale coinvolgimento tra operatori, museo ed istituzioni che vada anche al di là della ricorrenza, abbiamo prima esposto e quindi proposto formalmente un progetto del quale come Confcommercio siamo disponibili a sostenere in tutto o in parte le spese e che ha già incontrato il favore del Comune di Reggio Calabria e della Città Metropolitana. Ci auguriamo di potere dare a breve ulteriori e buone notizie».

Mini-decalogo per i consumatori

Come sempre, Confcommercio Reggio Calabria ricorda ai clienti di diffidare di sconti troppo alti e di affidarsi ai negozi di vicinato che garantiscono servizi di qualità, professionalità e trasparenza.
Di seguito, le principali regole da rispettare: 

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. 
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. 
  3. Pagamenti: devono essere accettate le carte di credito. 
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. 
  5. Indicazione del prezzo: indicare in modo chiaro e ben leggibile la composizione del prezzo di vendita al pubblico (prezzo originario, percentuale di sconto, prezzo scontato)
  6. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. 

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