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Regione Calabria / Otto ore in Aula: ok a manovra, Sacal e presidenti di Commissione

REGGIO CALABRIA – C’è voluta una seduta-monstre da otto ore di durata effettiva – dalle 12 alle 20 –, ma alla fine il Consiglio regionale ha licenziato (a maggioranza) tutti i 36 punti stipati in un ordine del giorno nutritissimo, in piena antivigilia di Natale.

Diversi tra questi erano anche punti di sicura importanza. Dal bilancio triennale e Legge di stabilità all’autorizzazione per Fincalabria – la finanziaria della Regione Calabria – all’acquisizione di tutte le quote private della Sacal, cioè la società che gestisce tutt’e tre gli aeroporti calabresi. Dalla proroga dell’entrata in vigore dei “servizi minimi” (già stabiliti dalla Giunta) per il trasporto pubblico locale in Calabria, originariamente prevista a partire dall’ormai vicinissimo primo gennaio 2022, alle agognate presidenze delle Commissioni consiliari permanenti e “speciali” che, dopo la nomina per intero della giunta Occhiuto e l’indicazione di tutti i capigruppo, costituiranno l’ultimo tassello in grado di permettere un normale funzionamento all’Istituzione-Regione.

L’Assemblea, sui punti “concreti” (non va quindi considerata la riunione sulle linee programmatiche del neoGovernatore Roberto Occhiuto, pressoché di puro dibattito) ha dimostrato di prediligere, tutto sommato, la scarnificazione. Ma per centrare l’ambizioso obiettivo di portare a casa tutt’e 36 (!) i punti all’ordine del giorno, occorreva anche qualche “magheggio”: ecco introdotto il sistema innovativo delle “relazioni uniche” per argomenti affini, dello stesso segno.

Così ha fatto Antonio Montuoro di Fratelli d’Italia nel relazionare sui rendiconti degli Enti subregionali, dall’Arpacal all’Arcea. E così ha fatto poco dopo il vicepresidente della Giunta con delega al Bilancio Giusy Princi per relazionare su tutti i provvedimenti che a vario titolo componevano la manovra di bilancio. Un sistema di snellimento dei lavori d’Aula che, alla fine, “ha pagato”.