No all'inceneritore, c’è l’accordo tra i Comuni dell’area per il referendum

No all’inceneritore, c’è l’accordo tra i Comuni dell’area per il referendum

Giovanni Passalacqua

No all’inceneritore, c’è l’accordo tra i Comuni dell’area per il referendum

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venerdì 23 Ottobre 2015 - 13:16

La consultazione sarà dunque sovracomunale, e si svolgerà in contemporanea. Al sindaco di San Filippo del Mela il compito di redigere il quesito, mentre gli altri enti dovranno modificare il proprio regolamento in tempi brevissimi. Qualche perplessità solo dall’amministrazione milazzese

Il referendum consultivo sul CSS si farà, e a votare saranno tutti gli abitanti dell’AERCA – Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale. L’accordo, conseguito tra i sindaci e le associazioni ambientaliste della della valle del Mela in una riunione tenutasi ieri a San Filippo del Mela, è ancora un semplice impegno; ma è evidente la volontà di condividere la data del referendum, per garantirne il più ampio valore politico. Fuori dall’intesa resta, almeno per il momento, il Comune di Milazzo.

Gli amministratori presenti si sono impegnati ad adottare, entro la prima decade di novembre, le relative delibere consiliari per introdurre nel regolamento il referendum comunale e proporre il quesito referendario. Il Sindaco di San Filippo del Mela, Pasquale Aliprandi, invierà entro lunedì 26 il testo delle delibere, e ha già inviato un messaggio al parroco di Archi, Padre Giuseppe Trifirò, per sottolineare l’impegno delle amministrazioni dei Comuni dell’AERCA ad agire come un fronte comune contro l’uso del CSS.

Il referendum è una potentissima arma politica” – dichiara il comitato “No inceneritore del Mela” – “un efficace strumento di ricatto elettorale. È una leva che ci permette di amplificare il peso di tutti quei no, che in migliaia sfilavano per le vie di Archi lo scorso 27 settembre. Il valore dell’accordo eccede abbondantemente il suo contenuto esplicito. L’indizione del referendum comunale è nelle intenzioni dei firmatari solo il primo passo verso una gestione condivisa e coordinata del polo industriale di Milazzo-Valle del Mela, e del suo impatto sulla vita delle donne e uomini di questo territorio. Non è più possibile tollerare asimmetrie decisionali tra i comuni investiti dai mefitici effetti delle grandi industrie. Tutti i comuni e tutti i cittadini del comprensorio devono avere eguale capacità di incidere sulla gestione del polo industriale”.

Qualche stupore ha però destato la decisione del Comune di Milazzo di non condividere le scelte dell’assemblea. I motivi sarebbero riconducibili a problemi di natura economica – nel Comune mamertino è in corso la preparazione dei bilanci degli ultimi anni, dopo l’annullamento del dissesto – e di opportunità visto che, in fondo, la volontà dei cittadini è già stata espressa nelle numerose delibere, di consiglio e di giunta, approvate dai Comuni del comprensorio. L’amministrazione mamertina si è comunque riservata di valutare la possibilità.

Giovanni Passalacqua

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