160 anni fa moriva Dionisios Solomos. L’omaggio della Comunità Ellenica

E’ il poeta nazionale greco, autore dell’”Inno alla libertà”, ma anche scrittore in lingua italiana e attento studioso della nostra cultura. Sabato la Comunità Ellenica dello Stretto ha voluto ricordare Dionisios Solomos, a 160 anni dalla sua morte, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. E’ stato ripercorso il periodo del Risorgimento greco, che presenta stretti punti di contatto con la storia italiana.

Dopo l’introduzione della presidente della Federazione delle Comunità e Confraternite greche d’Italia, Olga Nassis, il presidente della Comunità Ellenica dello Stretto, Daniele Macris, ha illustrato i rapporti fra mondo greco ed italiano nella produzione di Solomos, innovativa, moderna, in grado di rifondare l’identità nazionale e culturale greca, con una relazione dal titolo “In Grecia ed in Italia nasce una nuova poesia”.

La professoressa Daniela Bombara, del liceo Bisazza, si è dedicata a tratteggiare la figura misconosciuta di Pietro Quartano, curatore delle opere italiane di Solomos, critico e patriota, vissuto a Messina negli anni giovanili.

Giuseppe Spathis, alunno dell’Archimede, ha presentato un video, intitolato “Persistenze della memoria”, sul cimitero dei Greci e degli Inglesi; le immagini, preziose testimonianze della presenza greca a Messina fra ‘800 e ‘900, mostrano efficacemente l’attuale situazione di degrado del luogo. A conclusione, un gruppo di studenti del liceo classico Maurolico ha cantato l'inno nazionale greco.