Riflessioni e dibattiti su etica e cittadinanza attiva: cos'è il progetto "Philosophy 4 children"

Riflessioni e dibattiti su etica e cittadinanza attiva: cos’è il progetto “Philosophy 4 children”

Giuseppe Fontana

Riflessioni e dibattiti su etica e cittadinanza attiva: cos’è il progetto “Philosophy 4 children”

mercoledì 03 Gennaio 2024 - 13:00

La dottoressa Zoncheddu lo ha spiegato in quinta commissione. Si rivolge ai bambini delle scuole con l'obiettivo è stimolare il confronto su vari temi e il senso di comunità

MESSINA – Si chiama “Philosophy 4 children”, che letteralmente significa “Filosofia per bambini” ed è un progetto che oggi è stato presentato durante la quinta commissione consiliare (presieduta da Raimondo Mortelliti) dalla dottoressa Manuela Zoncheddu, teacher e promotrice dell’idea nelle scuole messinesi. Si tratta di una serie di incontri tematici, delle vere tavole rotonde con cui promuovere diversi dibattiti tra i ragazzi delle varie classi per stimolare riflessioni etiche e promuovere la cittadinanza attiva in quelli che saranno i cittadini del futuro. Non a casa P4C, utilizzando l’acronimo che contraddistingue il progetto, identifica quella “C” anche in “comunity” e “citizenship”, cioè comunità e cittadinanza.

Zoncheddu: “P4C per bambini e ragazzi ma non solo”

La dottoressa Zoncheddu ha spiegato: “P4C nasce per i bambini e i ragazzi, ma poi si è rivolta anche alla community. Ciò che portiamo avanti sono progetti di laboratorio filosofico e meditazione, ma ci sono anche progetti con il teatro dei 3 mestieri e stiamo discutendo con la scuola Catalfamo per avviare altre attività. Negli anni 70 tutto questo è nato per quei ragazzi che diventeranno cittadini. La P4C promuove la cittadinanza attiva e contesti di riflessione etica che spesso mancano”. L’obiettivo è quindi educativo, rivolto ai più giovani ma non solo.

Gli assessori Currò e Calafiore: “Temi importanti”

Presente anche l’assessore alla Scuola, Pietro Curró, ha dichiarato: “Si tratta di un’iniziativa interessante perché tratta temi importanti. L’approccio alla filosofia per gli istituti comprensivi è dibattuto da tempo. Possiamo pensare a un incontro anche con il provveditore Vadalà e poi parlare con i dirigenti scolastici, per capire se questo metodo possa interessare ed essere utile”. E così anche l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore: “Mi ritrovo molto in queste tematiche e da parte nostra ci sarà massima disponibilità per veicolare questi metodo. Con la nostra attività siamo in linea con gli obiettivi di questi progetti”.

Zoncheddu fa un esempio pratico

Zoncheddu poi ha fatto un esempio pratico: “Una sessione standard dura un’ora. Si sta in cerchio e si parte dalla lettura di un testo pretesto, cioè al suo interno ha un dibattito. Il facilitatore, poi, stimola la discussione o cambia direzione nel caso ci si sia arenati. E ci sono varie fasi in relazione a target ed età, come attività teatrali o meditazione. Solitamente c’è una linea di almeno 10 incontri e si suppone che alla fine si riesca a valutare se all’interno di quella comunità, di quella classe, ci siano miglioramenti. Costi? Sì, sono previsti. Ci sono casi in cui le scuole hanno previsto un piccolo contributo da parte delle famiglie, ma si possono utilizzare anche i fondi del Pnrr. Alle famiglie è stato chiesto un contributo di 5 euro, ma ogni caso è diverso e dal punto di vista economico non me ne occupo direttamente”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED