Il commissario del Comune, Luigi Croce, ha riaggiornato la situazione a giovedì. In questi giorni si cercherà di reperire le somme necessarie per evitare l'emergenza. In allegato la gallery di Dino Sturiale
Detto, fatto. Cgil, Cisl e Uil avevano richiesto risposte per i lavoratori di Messinambiente entro lunedì 1 ottobre, viceversa avrebbero manifestato in corteo per le vie della città. Le risposte attese non sono arrivate e così a partire dalle 9 il corteo si è mosso dall’autoparco per spostarsi sino a palazzo Zanca, dove hanno ottenuto un incontro col commissario del Comune, Luigi Croce.
Nell’ultimo confronto, Croce aveva riferito che avrebbe valutato la situazione parlando con l’assessore regionale all’economia, Gaetano Armao, e col capo dipartimento regionale acqua e rifiuti, Marco Lupo. I sindacati chiedevano allora di conoscere l’esito di questi incontri e se realmente la Regione opererà il trasferimento di 3 milioni e mezzo previsto per il pagamento degli stipendi e la prosecuzione del servizio di igiene ambientale.
L’incontro è stato riaggiornato a giovedì. In questi due giorni, Croce tenterà di reperire le somme necessarie per evitare l’emergenza, nonostante la situazione emergenziale delle casse comunali.
(Ma. Ip.) In allegato la gallery di Dino Sturiale

Con l’inventiva che hanno i nostri politici, stanno per inventare il mega aspirapolvere per aspirare l’immondizia su marte, dove verranno bruciati nei termovalorizzatori costruiti dai marziani.
Siamo allo sfascio non solo materiale, ma sopratutto materiale. La politica del “rinvio” e delle soluzioni irrealizzabili, cara all’ex sindaco Buzzanca ed alla sua giunta, ha consegnato al Commissario dr. Luigi Croce una città non più governabile. La situazione fallimentare del Comune di Messina e delle sue principali partecipate ( Atm e Messina ambiente) non prevede alcuna soluzione politica, ma questo il dr. Luigi Croce avrebbe il dovere di dirlo ai lavoratori tutti (dipendenti comunali, dell’Atm., di Messina ambiente e delle cooperative sociali), ma esclusivamente giudiziaria. Voi ricordate quello che diceva l’allora procuratore dr. Antonio di Pietro durante le inquisizioni sui finanziamenti illeciti ai partiti ? Siano agli inizi degli anni 90:” e nelle aule giudiziarie milanesi così, il, dr. Di Pietro, sosteneva la sue accuse: “la carta canta”. Oggi gli inquirenti del “centro nord”, hanno compreso che ciò che conta e quello che ” i conti (bilanci e bilanci consuntivi. meglio intesi come rendiconti) contano” L’elite degli imprenditori comprese tale pericolo e chiese (chi ha seguito la recente trasmissione di “reporter” ne comprenderà, meglio, ciò che è oggetto della mia riflessione), di re rubricare il reato di “falso in bilancio”, obbiettivo raggiunto con una apposita legge di proposizione berlusconiana votata dal parlamento nel lontano 2003- Oggi non interessano i bilanci degli enti privati, ma quelli degli enti pubblici (regioni, Province e Comuni) ove potrebbe nascondersi una corruzione da fare impallidire quella degli anni 90 che indecorosamente. ha chiuso il ciclo politico della “Prima Repubblica”, che, con gli avvenimenti di questo ultimi giorni acquisisce, sempre più. onorabilità e correttezza. Per concludere, un politico può prendere per i fondelli cittadini e lavoratori , un commissario certamente no. La lealtà è una caratteristica degli uomini onesti e non dei politici. -.
Il Comune di MESSINA, per dare serenità e certezze ai lavoratori di Messinambiente, dovrebbe avanzare esplicita richiesta alla Regione Siciliana per essere autorizzata a gestire direttamente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e di pulizia dell’abitato. Le costituende SRR (Società obbligatorie per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti), le cui delibere, in molti Comuni sono state adottate da Commissari ad acta, senza che negli atti risultino preventivamente stabiliti gli standard minimi e massimi del costo del servizio, presentano molti elementi di criticità ed incertezze sul servizio stesso, sul suo affidamento e sul futuro dei lavoratori. Una gestione diretta del servizio darebbe sicurezza e serenità ai lavoratori, consentirebbe una immediata attivazione, qualora la si voglia fare, della raccolta porta a porta, cioè della differenziata, con una riduzione del costo del servizio, di cui ne beneficierebbero gli utenti, e rappresenterebbe, altresì, una garanzia per la pulizia ed il decoro cittadino. Se Messina resta ancorata alla SRR continuerà ad avere gli stessi problemi avuti fino ad oggi con l’ATO, perché la SRR si presenta come la continuazione dell’ATO, criticata per lo sperpero di denaro pubblico e per il servizio precario ed insoddisfacente ed i lavoratori resterebbero nel limbo dell’insicurezza.