Poste, troppi disservizi nell'area del V quartiere. La nota di Paolo Barbera

Poste, troppi disservizi nell’area del V quartiere. La nota di Paolo Barbera

Poste, troppi disservizi nell’area del V quartiere. La nota di Paolo Barbera

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martedì 04 Aprile 2017 - 09:44

Il consigliere di circoscrizione segnala i continui ritardi nella consegna della posta e la carenza di personale nell'ufficio di Scala Ririto

Il Consigliere del V quartiere Paolo Barbera scrive al sindaco ed alla direzione provinciale delle Poste per segnalare i continui disservizi che riguardano l’intero territorio.

“Quotidianamente giungono al Consiglio della V Circoscrizione lamentele circa i servizi resi da Poste Italiane nell'ambito del territorio di nostra competenza. In particolare il servizio di distribuzione e consegna della corrispondenza risulta in numerose zone, a seguito del processo di riorganizzazione aziendale, particolarmente deficitario”.

Gran parte delle lamentele vengono dai residenti dell'Annunziata e di San Licandro, dove la consegna della corrispondenza avviene in maniera incostante ed in forte ritardo, con gravissimi disagi per l'utenza.

“Si pensi non soltanto al pericolo di distacco delle utenze, domestiche e non, derivanti dal non tempestivo recapito delle bollette ma anche e soprattutto dalle conseguenze, economiche e/o lavorative, che la mancata o tardiva consegna di una raccomandata, posta privilegiata per eccellenza, può comportare per il destinatario o il mittente della stessa-prosegue il consigliere- Si tratta di una situazione assolutamente non più tollerabile, considerato peraltro che per usufruire del servizio postale i cittadini pagano tariffe sempre più alte, e che quella di ricevere la corrispondenza da parte di Poste Italiane e non di altri operatori, spesso, non è una scelta del cittadino”.

Analoghe proteste riguardano l'ufficio postale Scala Ritiro di via Palermo n. 555, e nel quale si registrano quotidianamente, poiché ubicato in zona molto popolata, fino a 500 operazioni. L'ufficio, evidenzia Barbera, fino a circa 3 anni fa, vedeva la presenza di 5 addetti allo sportello, oggi ridottisi ad appena 2. Ciò causa lunghe file ed attese agli sportelli.

“La situazione diventa insostenibile, con tempi d’attesa biblici, quando il personale presente, per assenza, malattia o ferie, talvolta imposte dalla stessa amministrazione di Poste Italiane, si riduce ad una sola unità, che deve svolgere servizi postali e finanziari. In tali casi, l'eventuale assenza dell'unico dipendente, per qualsiasi circostanza, comporta la momentanea chiusura dello sportello, con relativa interruzione di pubblico servizio. Tale ipotesi si verifica, seppur per periodi limitati, ad esempio quando l’unico dipendente in servizio, a causa della pausa di circa 10 minuti impostagli dal sistema informatico, deve sospendere le proprie attività lavorative, con conseguenti proteste animate dei clienti”.

Barbera sottolinea come i disagi diventino ancora più pesanti nei giorni di consegna delle pensioni, quando, gli anziani sono costretti a iniziare la fila davanti all’ufficio postale di Scala Ritiro, già dalle tre della notte precedente.

Il consigliere chiede quindi di avviare azioni per limitare i disagi e far fronte alla carenza di personale

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