Roccalumera, Comune in dissesto. La minoranza accusa. Il sindaco: "Riequilibrio non sostenibile"

Roccalumera, Comune in dissesto. La minoranza accusa. Il sindaco: “Riequilibrio non sostenibile”

Carmelo Caspanello

Roccalumera, Comune in dissesto. La minoranza accusa. Il sindaco: “Riequilibrio non sostenibile”

venerdì 05 Aprile 2024 - 11:38

La minoranza si interroga sul “mancato rispetto dei tempi di presentazione del piano di riequilibrio. Perché non è stato portato in Aula?"

di Carmelo Caspanello
ROCCALUMERA – In una lettera aperta indirizzata ai consiglieri e ai cittadini di Roccalumera, i componenti il gruppo di minoranza (Rita Corrini, Massimo Bellomo, Tiziana Maggio e Carmelo Sparacino) hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla situazione finanziaria del Comune. Il Consiglio comunale, il 22 novembre del 2023, ha deliberato all’unanimità l’adozione di un piano di riequilibrio ventennale per ripianare un disavanzo di circa 7 milioni di euro, ma a seguito di una consulenza esterna, il sindaco, Giuseppe Lombardo, ha comunicato che il piano non è sostenibile e che l’unica soluzione possibile è il dissesto finanziario.

I dubbi della minoranza

La minoranza si è interrogata sul “mancato rispetto dei tempi di presentazione del piano di riequilibrio”, chiedendo “dove si trovi il piano stesso e perché non sia stato portato in Consiglio per essere valutato”. Inoltre, i consiglieri di opposizione hanno sollevato dubbi sulla “correttezza della procedura seguita”, evidenziando che la consulenza esterna ha prodotto una relazione di soli 4 fogli senza presentare il piano effettivo. “Forse Il sindaco e la Giunta – si chiede l’opposizione – avevano già deciso di andare al dissesto e non hanno rispettato quanto deliberato dal Consiglio? A seguito della mancata adozione di un piano di riequilibrio, il cui rientro era previsto in un ventennio, quali sforzi verranno richiesti ai cittadini di Roccalumera, data l’imposizione del dissesto? E’ stato già convocato il Consiglio comunale che dichiarerà definitivamente il dissesto finanziario dell’Ente. Ma con quanta consapevolezza si potrà votare senza aver potuto valutare la sostenibilità di un piano di riequilibrio?”. 

LA REPLICA

Perentoria la replica del sindaco, Giuseppe Lombardo: “Occorre premettere una volta per tutte – esordisce – che questa Amministrazione ha avuto la serietà di far emergere tutte le passività tenute lontane dai bilanci negli anni or sono. La scelta iniziale era di ricorrere al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, ma una serie di fattori ha reso il dissesto finanziario una scelta obbligata.

Perché il dissesto? Oltre al disavanzo di amministrazione progressivamente crescente – spiega il primo cittadino – è emerso uno squilibrio strutturale di parte corrente del bilancio di previsione di portata rilevante. Le passività censite al 31 dicembre 2023 ammontano a 6.961.655,02 euro.
Passività e Piano di riequilibrio: Il Piano di riequilibrio avrebbe potuto avere una durata massima di 20 anni, con una manovra di risanamento di 350.000 euro annui. Tuttavia, le azioni di risanamento individuate non sarebbero state sufficienti a garantire la sostenibilità del piano.

Azioni di risanamento: Le azioni di risanamento avrebbero dovuto garantire il ripiano del disavanzo e la correzione dello squilibrio strutturale di parte corrente, con un gettito annuo di oltre 1,3 milioni di euro. Le analisi condotte hanno evidenziato che le azioni di risanamento programmabili garantirebbero: maggiori entrate o risparmi di spesa per 581.393,00 euro nel 2024. Aumento progressivo fino a 715.000 euro dal 2035. Pur con le azioni di risanamento, il Comune – conclude il sindaco – non sarebbe in grado di raggiungere la sostenibilità economico-finanziaria nel lungo termine. Il dissesto finanziario si configura quindi come l’unica via percorribile per risanare le finanze comunali”.

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