Ogni volta che andava al cimitero di Sant’Agata Militello, per portare fiori ai suoi cari, un dipendente comunale la avvicinava e la molestava con frasi volgari, inseguendola durante tutto il percorso.
In un caso, l’uomo, un 60enne, l’ha minacciata di morte e, in un’altra occasione, l’ha inseguita, bloccata e palpeggiata.
Così la donna, una 50enne, era costretta a non andarci oppure ad andarci solo quando l’uomo era assente dal suo turno di lavoro.
Per di più, le telefonava a tutte le ore e, una volta bloccato il suo numero, continuava in anonimo, tanto che la donna doveva spegnere il telefono di sera e di notte.
A quel punto, nello scorso aprile, la denuncia alla polizia. E le molestie telefoniche sono avvenute anche davanti agli agenti del Commissariato, che hanno raccolto precisi elementi di riscontro probatorio e presentato informativa alla Procura di Patti. La sostituta Antonella Ardizzone ha chiesti gli arresti domiciliari, con divieto assoluto di avere contatti con altre persone, misura accolta dal giudice Domenico Molina ed eseguita ieri dagli agenti del Commissariato di Sant’Agata Militello, per i reati di atti persecutori e violenza sessuale.